venerdì 29 gennaio 2016

Madame Chic


A settembre 2015 avevo espresso l'intenzione di sentirmi regina tutti igiorni, cercando di circondarmi di cose belle, facendo sì che ogni giorno fosse speciale partendo dalle piccole cose, incominciando prima di tutto dalla cura di me stessa. Ci sono riuscita? Non sempre, ci sono stai giorni buoni e giorni meno buoni, ma è un percorso, da vivere giorno per giorno, con i suoi alti e con i suoi bassi.
Ho sperimentato in prima persona l'impatto che può avere su di me e sulla mia giornata il fatto di spendere quei cinque minuti in più la mattina per vestirmi e truccarmi con cura, anche se non ho in programma di uscire: quando ha citofonato il corriere, o la vicina di casa ha bussato, mi sono sentita meno casalinga disperata; nel momento di sconforto per qualcosa andato storto, mi è capitato di guardarmi alla specchio e, almeno l'immagine di me che rifletteva in quel momento, mi è piaciuta anche se tutto il resto era da dimenticare.
Che sia un rossetto, un vaso di fiori, una musica che mi piace, una nuova penna da usare per gli appunti, sto continuando a sforzarmi per cercare il bello in tutto quello che faccio; sento che c'è del buono in questa strada. Possono sembrare tutti atti superficiali, eppure riescono nel loro piccolo a raggiungermi nel profondo: continua ad essere un periodo complicato per me, di ricerca spasmodica, di fantasmi del passato che cercano di riportarmi indietro, la mia mente è in moto, il mio animo in subbuglio, devo ricordarmi di respirare, di rallentare il passo. Devo ricordarmi che la vita è bella, pienamente bella, che sono io che devo cercarla questa sua bellezza e sono infiniti i posti dove posso trovarla ma, soprattutto, la bellezza la posso anche creare. E' un esercizio continuo e costante, fino a quando non diventerà naturale, parte di me.
Tutto ciò che mi può aiutare in questo percorso è benvenuto; ad esempio mesi fa ho scoperto tramite instagram il blog di un'americana “The Daily Connoisseur" a cui mi sono subito appassionata. Apprezzo come scrive ma soprattutto i suoi video in cui ho modo, non solo di esercitare il mio inglese, ma anche di ripassare i principi in cui credo: le buone maniere, la buona educazione, la cultura e la lettura. E poi i suoi modi così pacati hanno il potere di calmarmi, mettermi di buon umore e farmi ripartire con nuovo slancio nei miei buoni propositi. Jennifer L. Scott è alla pubblicazione del suo terzo libro, “Polish your poise with Madame Chic” per ora non ancora tradotto, ma i primi due sì: “Le lezioni di Madame Chic” e “L'eleganza del riordino”. Ho terminato da poco di leggere il primo, una lettura molto scorrevole e graziosa in cui, concordo con alcuni detrattori, non dice nulla di nuovo per noi europei rispetto forse alla cultura americana. Ma allora perché non mettere in pratica questo savoir vivre che conosciamo così bene? Perché uniformarci a modelli di vita che ci portano alla deriva, in quella che sembra una gara verso il cattivo gusto, la maleducazione e sì, non esagero, l'ignoranza?
A Parigi ho imparato molte lezioni, ma la più profonda di tutte è vivere con passione. Ogni dettaglio della nostra vita può diventare eccezionale, se glielo permettiamo. Dipende da noi. Una vita piena di risate, amicizia, arte, impegno intellettuale e gioia può essere straordinaria. Ogni giorno, quando vi alzate dal letto, potete scegliere se limitarvi a esistere o se vivere con passione, essere sempre presenti nella vostra vita, rubare qualcosa a ogni situazione, bella o brutta.

mercoledì 27 gennaio 2016

Timorous or bold


Da sempre considero il vero inizio d'anno settembre, il periodo subito dopo le vacanze, quando si ritorna a casa sereni, riposati e ricaricati, pronti a riaffrontare la vita di tutti i giorni e i propositi per cambiare quello che nel quotidiano non ci va più. Non nascondo però che quest'anno sto sentendo particolarmente forte anche il vero Capodanno, la voglia di fare, cambiare, rinnovare in questi giorni mi fa prudere le mani, scalpitare i piedi, agitare sulla sieda. Sento tanto aria di novità, una tra tutte, l'inizio della scuola materna di VV; come quasi tutti i genitori in queste settimane, siamo andati a visitare la sua prossima scuola e ci accingiamo a consegnare i documenti per l'iscrizione. Mai avrei immaginato che tutto questo mi avrebbe scombussolata tanto, nel profondo.
Sarà un grosso cambiamento, per entrambe: abituate a trascorrere quasi tutte le giornate insieme, in simbiosi, a parte qualche pausa con i nonni, sarà stranissimo ritrovarci a stare distanti, per così tante ore; se da una parte sono galvanizzata al pensiero di avere, di nuovo e finalmente, del tempo da dedicare solo ed esclusivamente a me stessa (senza sensi di colpa) dall'altra sono sicura VV mi mancherà tantissimo.
Quello che però non mi sarei mai aspettata è l'effetto che ha avuto su di me il vedere avvicinarsi il momento in cui VV spiccherà il volo e io (o il papà o una nonna) non sarò, per la prima volta, al suo fianco. E' un passaggio che abbiamo affrontato tutti e che affrontano tutti i bambini del mondo eppure, per quanto io cerchi di essere razionale, non ho potuto fare a meno di ritrovarmi una sera in lacrime: ho immaginato la mia bambina da sola, alle prese con mille pericoli e nessuno a proteggerla. Credete io stia esagerando? Non potete immaginare che livelli di catastrofismo può raggiungere la mia fantasia, se poi gli ormoni si mettono a dare una mano... Comunque, poi sono rinsavita.
Ci saranno momenti difficili, è un grosso passo quello che stiamo per affrontare e tutti i bambini, chi più chi meno, devono adattarsi a questo grosso cambiamento, che però sarà anche fonte di crescita e divertimento, una bellissima avventura. Ed è questo pensiero che mi ha sempre aiutata a superare i miei timori e le mie paure per VV: tutti sono passati di lì, tutti l'hanno fatto, tutti alla fine ci sono riusciti, tutti hanno affrontato le varie tappe del percorso di crescita; che sia stato lo svezzamento, togliere il ciuccio, dormire da solo in camera proprio, togliere il pannolino, legarsi le scarpe... potrei andare avanti all'infinito, sono tutte tappe importanti nella vita di un bambino, ci siamo passati tutti, ognuno a suo tempo e ognuno con i propri modi, ma ce l'abbiamo fatta tutti. C'è una cosa che VV avrà sempre da me e suo padre: la nostra incondizionata fiducia; potrà sempre contare su di noi e noi non dubiteremo mai delle sue capacità. Nella vita potrà fare tutto quello che vuole, se lo desidera e lotterà per averlo, siamo sicuri l' otterà.
Alla fine mi sono vergognata di avere, anche solo per un attimo, dubitato delle capacità della mia bambina.
The way we are living,
timorous or bold,
will have been our life.

Seamus Heaney

lunedì 25 gennaio 2016

Make room for toys


Per la prima volta, quest'anno, finito le vacanze di Natale non ero per niente dispiaciuta di togliere tutte le decorazioni, anzi, non vedevo l'ora di fare spazio, alleggerire e dare aria alle stanze. Temevo la reazione di VV, avendo più volte espresso il suo disappunto, invece è bastato coinvolgerla per far sì che lo smontaggio dell'albero procedesse senza intoppi. Per la cronaca, la sottoscritta, anche in questo caso ha rotto una decorazioni; insomma, VV è stata più brava di me!
Riposti tutti gli scatoloni, il demone del decluttering si è impossessato di me, ve ne parlerò più dettagliatamente in seguito e ci sarà anche un'anteprima libresca, quindi stay tuned... Ora però volevo mostrarvi da dove ho incominciato, cioè chi sono state le mie prime vittime: i giochi di VV. Non ne ha mai posseduti molti e anche questo Natale non se ne sono aggiunti tantissimi, c'era comunque necessità di fare spazio a quelli nuovi e ho colto l'occasione per fare un po' di pulizia tra quelli vecchi.
Una premessa doverosa per farvi capire come sto gestendo gli spazi: casa nostra è per ora su due piani (quando finiremo la ristrutturazione saranno tre! Povere le mie ginocchia con tutte quelle scale... ), questo significa che la maggior parte della nostra giornata si svolge al piano di sotto, cioè in cucina e in soggiorno: sono stata costretta quindi a creare un angolo gioco per VV dove si trova il salotto; sarebbe bello avere una camera dove poter confinare i giochi e soprattutto il disordine ma bisogna accontentarsi quindi, sappiate, che non è mai così come la vedete qui nelle foto, se non mentre VV dorme... Pazienza, anche questa è una fase della vita.


Cercando quindi di creare per quanto possibile un po' di ordine, almeno visivo, mi sono procurata scatole e ceste per riporre (nascondere) i giochi. Facendo questo ho scoperto quanto sia un utile trucchetto per mantenere l'interresse di VV verso le sue cose; leggendo poi su internet diversi siti o blog, ho realizzato che è proprio una tecnica e pratica suggerita da molti studi infantili. Meno giochi hanno e meno sono sotto i loro occhi e meglio è per i bambini, lo dimostrano anche studi scientifici. Nascondere i giochi ho scoperto poi, con l'esperienza, fa in moda che VV si dimentichi di averli creando così scoperta e gioia ogni volta, come se fossero nuovi!


Solo recentemente ho creato un piccolo angolo gioco anche nella sua cameretta per tenere VV impegnata mentre magari io svolgo alcune faccende al piano di sopra e così ho fatto un'ulteriore scoperta: anche solo spostare di posto i giochi rende tutto nuovo e interessante! 


Quello invece ho scoperto essere più difficoltoso e far sparire del tutto i giochi, quelli magari in eccesso e troppo semplici vista l'età; VV ha un'ottima memoria ed è capitato che a distanza anche di mesi mi chiedesse che fine avesse fatto, ad esempio, un certo peluche: un po' ho fatto la gnorri, poi mi sono inventata una favola, urge però in futuro, man mano che diventerà più grande, affrontare l'argomento e potrebbe essere un'occasione per insegnarle a donare ai bambini più sfortunati. Confesso di aver provato una volta ad affrontare il discorso, dicendole che lei è molto fortunata, che possiede tanti giochi, che ci sono tanti bimbi che non ne hanno e a cui piacerebbe tanto possederne ma il messaggio non è passato come credevo, visto che dopo un po' di tempo mi sono sentita chiedere «Ci sono bimbi che vogliono i miei giochi?» Lol! Se avete suggerimenti in merito a come affrontare il discorso sul donare, sono più che ben accetti!
E voi, come gestite i giochi dei vostri bambini? Qualche scoperta utile o interessante?

I contenitori che ho usato: Scatole Ikea qui e qui
                                       Ceste Maison du Monde qui
                                       Contenitori H&M qui

venerdì 22 gennaio 2016

Reading Resolutions 2016


Non tutti i buoni propositi del 2015 li ho portati a termine: non mi sono dimenticata, infatti, della mia “Reading Resolutions List”, elenco di cui ho letto solo 1/3 e tenendo conto che si trattava in totale di 6 libri, non sono molto contenta di questo mio fallimento. Sarò sincera, semplicemente erano libri che non ho mai avuto voglia di leggere, a parte “The Waves” di Virginia Woolf, quest'ultimo continua ad intimorirmi. Di una cosa sono soddisfatta, però, all'inizio dello scorso anno mi ero lamentata di aver letto troppo poco e mi ero ripromessa di farlo più spesso; ebbene nel 2015 ho letto ben sette libri in più rispetto all'anno precedente. Non sto parlando di grossi numeri, almeno per quanto riguarda il mio passato da forte lettrice ma, sempre in vena di bilanci, se penso alle letture fatte sono molto soddisfatta, soprattutto in termini di gradimento: poche le delusioni, pochi i libri che non mi sono piaciuti e che non mi hanno lasciato qualcosa; sto diventando oculata nella scelta delle mie letture e penso che questo non possa che giovare al mio buon proposito per questo nuovo anno, la consapevolezza.
Quindi che cosa mi propongo in fatto di letture per questo nuovo anno? Avanti così! Desidero che quest'anno leggere sia per me non solo un momento di svago ma anche uno spunto di crescita e miglioramento. Mi auguro quindi di trovare l'impegno e la volontà per leggere anche dei saggi, magari non obbligatoriamente in tema con il mio buon proposito, ma che siano veicolo di studio e apprendimento. Diverse volte gli insegnamenti più importanti li ho ricevuti da libri inaspettati, voglio continuare ad essere piacevolmente sorpresa e per farlo devo abbandonare la mia zona di conforto, anche per quanto riguarda questo ambito.
Leggere anche tutti i libri che giacciono da anni sugli scaffali “dei libri ancora da leggere” sarebbe anche un altro bellissimo traguardo... !

E voi? Cosa vi aspettate dalle letture di questo 2016?

mercoledì 20 gennaio 2016

Si saldi chi può!


Ho passato quasi tutto il tempo, tra novembre e dicembre, a parlarvi di regali, pensierini, decorazioni e chi ne ha più ne metta comprate lo scorso anno durante i saldi e ora è tempo di... saldi! Ho pensato quindi di mostrarmi in azione, così se qualcosa è di vostro interesse forse avete qualche chance in più di trovarla anche voi.
In realtà, grazie alla salute cagionevole sia mia che di VV, per ora ho fatto solo un giro per negozi ma, per quanto mi riguarda, non è un problema: non essendo interessata alle mode o a qualcosa in particolare, di solito aspetto un po' prima di lanciarmi negli acquisti, così da essere sicura che i saldi siano almeno al 50% se non addirittura al 70%. Voglio fare affaroni!
Quello che voglio mostrarvi sono gli acquisti fatti pensando al futuro: cose sfiziose, oppure oggettini che possono servire per pensierini o come party favors (i regalini che si fanno per ringraziare di essere venuti alla festa: li faccio sempre per gli amichetti o i cuginetti di VV).


Da quando è nata VV mi diverto a comprarle sotto le feste un pigiama a tema natalizio; è una frivolezza (ma neanche troppo perché poi continuerà ad usarlo per tutto l'inverno), per nulla originale anzi molto americana come usanza, però mi piace la sera della vigilia farle indossare questo pigiamino nuovo e vederglielo indosso la mattina dopo mentre apre i regali. Il suo primo natale ha ricevuto in dono la classica tutina con scritto sopra “Il mio primo Natale” (aveva anche il bavagliolo), il secondo anno l'ho comprato io da Zara, quest'anno sono riuscita a trovarlo a novembre (in saldo!) da Oviesse. Durante questo primo giro di shopping l'ho trovato in saldo al 50% da Gap. Non è carinissimo? In più è bello caldo, perfetto per VV che ha un rapporto di amore-odio con le coperte. Penso possa essere anche una bella idea regalo, che ne pensate?


Durante i saldi Accesorize, un po' caro per i miei gusti il resto dell'anno, è il mio spacciatore di fiducia per tutto ciò che riguarda il lato girlish dei pensierini: cuoricini, brillantini, fiorellini, Hello Kitty,... e tanto, tanto, rosa!
VV è in piena fissa adesivi: li attacca e li stacca, bisogna dargliene in piccole quantità perché non si sa fermare, il massimo poi sono gli album dove ci sono le bamboline da vestire, se sono ballerine è meglio. Non potevo quindi non comprarli a metà prezzo; deciderò in futuro quando e come e per chi usarli, se per VV o le sue amichette.


Un'altra cosa che VV ama fare è indossare le mie cose, possibilmente preziose o delicate, ad esempio i miei anelli. Così mentre ero da Accesorize ho chiesto se per caso avessero anelli per bambine. Come potevo dubitare... Non era mia intenzione prendergliene tre, non amo l'abbondanza ed esagerare, soprattutto con i bambini: un regalo solo e di cui avere cura, così imparano ad apprezzare le cose a mio parere. Il caso vuole che VV abbia giusto due amichette della sua età, quindi gli altri due saranno dei regalini perfetti e l'acquisto non in saldo è così giustificato. ;-)


Da quando è nata, anzi, da quando era nella pancia, ogni anno VV ha ricevuto in dono una decorazione per l'albero di Natale. Mi piace l'idea che, quando sarà grande e vivrà da sola e avrà un suo albero, se vorrà e se gli piaceranno ancora avrà già delle decorazioni con cui abbellirlo; un ricordo per ogni Natale trascorso insieme da quando lei è giunta tra noi, il regalo più bello che io e suo padre potessimo mai ricevere. Sempre da Accesorize ho trovato questa bellissima fatina/ballerina scontata del 50%. Se si tira la cordicella si muovono le gambe. Io la trovo deliziosa!
Così, eccomi già pronta con alcune cose per il prossimo Natale! E i giri di shopping non sono ancora finiti...

P.S. Fatemi sapere se avete trovato di interesse questo post e se avete piacere che condivida con voi i miei prossimi acquisti in saldo (sempre che io trovi qualcosa).

lunedì 18 gennaio 2016

Il libro di Natale

C'è una tradizione a Marbacka, che quando si va a dormire la Vigilia di Natale si ha il permesso di avvicinare un tavolino al letto, metterci sopra una candela e poi leggere finché si vuole. Questa è la più grande di tutte le gioie di Natale. Non c'è niente di più bello che starsene lì sdraiati con un bel libro avuto in regalo, un libro nuovo che non si è ancora mai visto e che nessun altro in casa conosce, e sapere che si può leggere pagina dopo pagina finché si riesce a stare svegli.
Quest'anno, durante le feste di Natale, mi sono fatta un regalo. Era un'idea che avevo già avuto l'anno scorso ma non mi ero risolta a decidere in tempo che libro comprare; nulla di originale se non la decisione di leggere qualcosa in tema natalizio. Ebbene, ho scelto che a tenermi compagnia la vigilia e i giorni seguenti e ad aiutarmi a sentire ancora di più l'atmosfera fosse “Il libro di Natale” di Selma Lagerlöf. Un piccolo libro di racconti, di poco più di cento pagine, ma ricco e pieno di quello che cercavo: neve, pasti consumati in compagnia, feste e tradizioni, regali, storie e leggende, candele e caldi fuochi.
Questo libro è stata anche l'occasione per leggere per la prima volta una pubblicazione di Iperborea, casa editrice che conosco molto bene ma non avevo mai conosciuto di persona, e per incontrare anche un'autrice a me completamente sconosciuta ma insignita nel 1909 del Premio Nobel. Semplice e suggestivo, lo consiglio anche per bambini in età scolare e ragazzini, qualcosa di diverso che non il solito Dickens, per scoprire luoghi, tradizioni e leggende lontani da noi e dalle nostre usanze.

Rimanendo in ambito libri a tema natalizio, a mia madre ho regalato “Natale a Torino. Quattordici racconti d'autore”. Non l'ho letto e quindi non posso esprimere un giudizio; ad attirarmi però sono state due cose: che fossero racconti ambientati nella mia città, che io amo tanto, e che a pubblicarli fosse Neos Edizioni, una piccola casa editrice di Rivoli, la cittadina di provincia dove vivo. Sono contenta, con il mio acquisto, di aver dato un contributo a una piccola realtà culturale e mi auguro, e mi impegno, a farlo più spesso in futuro.

E voi, avete letto qualcosa a tema natalizio durante le feste?

venerdì 15 gennaio 2016

Vento favorevole

Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare.
Lucio Anneo Seneca
L'anno scorso, più o meno in questo periodo, avevo postato su Instagram la foto di una mela con questa didascalia: andate nel bosco, mangiate la mela, o la favola non avrà mai inizio. Quella frase, con un chiaro riferimento a Biancaneve, racchiudeva il mio buon proposito di avere coraggio, di compiere passi azzardati e di non avere paura (sperando ovviamente nel lieto fine). Non avevo assolutamente idea del “come” ma mi sono concentrata soltanto sul “fare” e, ad anno ormai concluso, posso ammettere di essermi sentita più coraggiosa (più, non completamente...)
Cosa chiedere, quindi, a questo anno appena iniziato? Tempo per pensare, come ormai sapete, ne ho avuto eccome. Cercavo una parola che rappresentasse il 2016 e un giorno ha bussato alla mia porta: consapevolezza.
Ho avuto coraggio e mi sono recata nel bosco, ho iniziato il cammino ma devo ammettere che non sempre ho le idee chiare su dove mi sto recando, dove volgere i miei passi; navigo a vista, ecco. Mi sono resa conto che non è sufficiente, che voglio metterci cognizione in tutto quello che faccio, anche nelle più piccole cose; voglio essere presente con la mente e con il cuore, nel qui e ora. Sarebbe bello riuscire a vivere il 2016 come il frutto di tante scelte, quotidiane, piccole, all'apparenza insignificanti forse, ma che sommate vadano a formare il mio cammino; e vorrei esserne consapevole, di ogni singolo passo. Vorrei arrivare alla fine del 2016, girarmi ad osservare l'anno appena percorso e riconoscerlo, abbracciare quello che ho vissuto e sentirlo tutto, davvero, completamente mio. Creato, voluto, cercato, desiderato, agognato, rifuggito, ma mai rinnegato. Mio, consapevolmente mio.

mercoledì 13 gennaio 2016

In vetta


Obbligarmi ad oziare non è stato facile; così abituata ad avere poco tempo per me e a sfruttare al massimo quello concessomi dai riposini pomeridiani di VV, mi è sembrato uno spreco, niente affatto un dolce far niente. Ma così come un terreno ha bisogni di riposare per dare in futuro, dopo la semina, un ottimo raccolto, questa pausa mi è servita sicuramente a rigenerarmi e a farmi ritornare l'entusiasmo e la voglia di ricominciare piena di nuove energie.
Prima dei buoni propositi per il nuovo anno che è da poco iniziato, ecco un breve riepilogo di quello appena concluso.

Gennaio

Ho iniziato il 2015 augurandomi coraggio, senza sapere bene come raggiungere questo traguardo così ambizioso; per cominciare mi sono aperta un po' di più con voi, raccontandovi qualcosa di me, infatti il post più letto è stato “Let's get personal! - Style”.

Febbraio

Questo mese mi ha messa a dura prova, pochi alti e tanti bassi, che mi hanno portato a riflettere sul mio rapporto con VV e su come il mio umore abbia un grosso potere anche sul suo. Il post più letto è stato “Doveva essere leggero”.

Marzo

Uno dei buoni propositi del 2015 (che continuerà a far parte anche del 2016) era anche quello della leggerezza; ho iniziato con il libro di Marie Kondo sul “Magico potere del riordino” e ho proseguito la mia ricerca in ogni campo. Il post più letto infatti è stato “Che cosa lasciamo”.

Aprile

Continuano le riflessioni su me stessa, il mio ruolo di madre a tempo pieno, il tempo per me stessa che è inesistente e sul cammino che sto perseguendo. Il post più letto è stato “Contenta e stufata”.

Maggio

Il mese del Salone del Libro di Torino, ma non smetto di interrogarmi su lavoro e realizzazione personale; infatti il post più letto è “On success”.

Giugno

L'estate si avvicina e incominciano le prime gite e le prime vacanze. Ma questo è e rimarrà sempre il mese in cui è nata VV, il post più letto è infatti “Il compleanno di VV”.

Luglio

Sempre più aria di vacanza: feste, mare, montagna e pianificazione di viaggi. Il post più letto non poteva essere che “Andiamo a Berlino, Beppe!”.

Agosto

Mi sono presa una pausa e ho scritto di meno. Vi devo essere mancata perché il post più letto è stato quello del mio ritorno “Eccomi qui!”.

Settembre

E' difficile riprendere la vita di tutti i giorni, così mi sono concessa ancora vacanza e pause. Una cosa però mi è ormai chiara, quanto sia vitale per me questo blog e scriverlo. Il post più letto è stato infatti “Ogni maledetto giorno”.

Ottobre

Si avvicinano alcune importanti sfide e mi preparo psicologicamente, ben consapevole però dei limiti, il post più letto infatti è stato “Lasci fare la vita”.

Novembre

Nei momenti difficile è buona cosa concentrarsi sulle cose belle, per quanto piccole, per quanto insignificanti. Nell'attesa così della fine del volo della mia monetina ci apprestiamo a vivere il meglio il Natale che verrà, il post più letto è infatti “Il calendario dell'avvento di VV”.

Dicembre

Natale, Natale e ancora Natale, in tutte le sue sfaccettature: doni, canzoni, decorazioni e cibo, dolce cibo; senza tralasciare la fine imminente dell'anno e i suoi bilanci:il posto più letto è stato infatti “Nella mia natura, per la mia natura” che contiene la storia dell'inizio di questo blog e la ricetta del brownies al cacao.

Ebbene, confesso che guardarmi alle spalle e vedere tutta la strada percorsa mi ha fatto un gran bene; mi ha confermato come, nonostante le rovinose cadute (che purtroppo non sono mancate, anche se non sempre le ho condivise) sono sempre riuscita a rialzarmi e sono molto soddisfatta di come ho proseguito il cammino. Sono contenta e orgogliosa di aver raggiunto il mio obiettivo di essere più coraggiosa, anche se ci sono ampi margini di miglioramento, e per la prima volta mi sento di aver finalmente concluso qualcosa. E' come aver raggiunto una vetta: vedo da dove sono partita, la strada che ho percorso, i boschi che ho attraversato e ora eccomi quassù, la vista spazia liberamente, il respiro è leggero, l'aria più fresca mi accarezza il viso. Sono pronta a scalare altre vette.

lunedì 11 gennaio 2016

Un posto nuovo


Sono arrivata alla vigilia di Natale che stavo raschiando il fondo. Forse non l'avreste mai detto, vero? In effetti un po' funziona cercare il bello, tutti i giorni anche solo nelle piccole cose. Pollyanna e il gioco della felicità insegnano... Ma non si può fare finta di niente molto a lungo.
Venivo da diverse settimane difficili, tra cui l'influenza intestinale di VV che, come da copione, è poi passata a me e un primo round con la mia monetina in volo finito male.
Ero stanca, non solo fisicamente, ma anche psicologicamente; stavo annaspando e rischiavo di annegare, non potevo ignorare oltre i numerosi segnali che cuore e cervello mi stavano mandando. Francesca fermati, mi sono detta e prima che cambiassi idea ho scritto il post e l'ho pubblicato: il blog avrebbe chiuso fino al nuovo anno. Scriverlo è stato come dirlo ad alta voce, renderlo pubblico, non poter così tornare indietro.
E poi l'ho fatto. Mi sono fermata e invece di rischiare di annegare ho fatto il morto, ho lasciato che fosse l'acqua a tenermi su e mi sono lasciata trasportare dalla corrente. La corrente delle mie lacrime.
Le lacrime sono un fiume che vi conduce da qualche parte. Il pianto crea attorno alla barca un fiume che porta la vostra vita-anima. Le lacrime sollevano la vostra barca al di sopra degli scogli, delle secche, conducendovi in un posto nuovo, migliore.

Clarissa Pinkola Estés
Basta poco per lasciarsi sopraffare dalle emozioni negative, sbagliare e volgere lo sguardo al fondo del tunnel invece che verso la luce, non rendersi conto di aver smarrito la strada, di aver imboccato la direzione errata. Il dolore rende il passo incerto, la paura offusca la mente: mi ero dimenticata che avevo già vinto, non riuscivo più a vedere il futuro lì di fronte a me, sapevo che c'era ma lo cercavo nei posti sbagliati, tra ciò che non ho invece che tra ciò che ho, che è quello che ho di più caro e prezioso.
Mi sono fermata, mi sono obbligata a non fare niente, mi sono annoiata, ho lasciato spazio alle emozioni. A poco a poco, le lacrime sono cessate, ho ripreso a guardarmi attorno, ho recuperato il sentiero, ho ripreso a camminare, non vedovo più in bianco e nero, i colori stavano tornando, il respiro ha rallentato, il sole ha ripreso a splendere. Ho sorriso. La tempesta era passata.