mercoledì 27 gennaio 2016

Timorous or bold


Da sempre considero il vero inizio d'anno settembre, il periodo subito dopo le vacanze, quando si ritorna a casa sereni, riposati e ricaricati, pronti a riaffrontare la vita di tutti i giorni e i propositi per cambiare quello che nel quotidiano non ci va più. Non nascondo però che quest'anno sto sentendo particolarmente forte anche il vero Capodanno, la voglia di fare, cambiare, rinnovare in questi giorni mi fa prudere le mani, scalpitare i piedi, agitare sulla sieda. Sento tanto aria di novità, una tra tutte, l'inizio della scuola materna di VV; come quasi tutti i genitori in queste settimane, siamo andati a visitare la sua prossima scuola e ci accingiamo a consegnare i documenti per l'iscrizione. Mai avrei immaginato che tutto questo mi avrebbe scombussolata tanto, nel profondo.
Sarà un grosso cambiamento, per entrambe: abituate a trascorrere quasi tutte le giornate insieme, in simbiosi, a parte qualche pausa con i nonni, sarà stranissimo ritrovarci a stare distanti, per così tante ore; se da una parte sono galvanizzata al pensiero di avere, di nuovo e finalmente, del tempo da dedicare solo ed esclusivamente a me stessa (senza sensi di colpa) dall'altra sono sicura VV mi mancherà tantissimo.
Quello che però non mi sarei mai aspettata è l'effetto che ha avuto su di me il vedere avvicinarsi il momento in cui VV spiccherà il volo e io (o il papà o una nonna) non sarò, per la prima volta, al suo fianco. E' un passaggio che abbiamo affrontato tutti e che affrontano tutti i bambini del mondo eppure, per quanto io cerchi di essere razionale, non ho potuto fare a meno di ritrovarmi una sera in lacrime: ho immaginato la mia bambina da sola, alle prese con mille pericoli e nessuno a proteggerla. Credete io stia esagerando? Non potete immaginare che livelli di catastrofismo può raggiungere la mia fantasia, se poi gli ormoni si mettono a dare una mano... Comunque, poi sono rinsavita.
Ci saranno momenti difficili, è un grosso passo quello che stiamo per affrontare e tutti i bambini, chi più chi meno, devono adattarsi a questo grosso cambiamento, che però sarà anche fonte di crescita e divertimento, una bellissima avventura. Ed è questo pensiero che mi ha sempre aiutata a superare i miei timori e le mie paure per VV: tutti sono passati di lì, tutti l'hanno fatto, tutti alla fine ci sono riusciti, tutti hanno affrontato le varie tappe del percorso di crescita; che sia stato lo svezzamento, togliere il ciuccio, dormire da solo in camera proprio, togliere il pannolino, legarsi le scarpe... potrei andare avanti all'infinito, sono tutte tappe importanti nella vita di un bambino, ci siamo passati tutti, ognuno a suo tempo e ognuno con i propri modi, ma ce l'abbiamo fatta tutti. C'è una cosa che VV avrà sempre da me e suo padre: la nostra incondizionata fiducia; potrà sempre contare su di noi e noi non dubiteremo mai delle sue capacità. Nella vita potrà fare tutto quello che vuole, se lo desidera e lotterà per averlo, siamo sicuri l' otterà.
Alla fine mi sono vergognata di avere, anche solo per un attimo, dubitato delle capacità della mia bambina.
The way we are living,
timorous or bold,
will have been our life.

Seamus Heaney

4 commenti:

  1. Il cambiamento nelle vite dei nostri figli, i loro passi verso la crescita a volte ci spaventano più che se fossero nostri momenti. Almeno a me capita di temere di non farcela, di non essere in grado di sostenere, accompagnare, seguire il loro cammino. È un problema mio in fondo, che devo superare per non scaricare su di loro inutili ansie. Loro forse sono più pronti di me. Non temo il distacco, la normale conquista di autonomia, quello che mi spaventa è lo sconvolgimento di un precedente equilibrio raggiunto a fatica. Ma è normale con i bambini cambiare spesso "stato". Col tempo sono diventata un po' più pronta. L'anno prossimo ci saranno due passaggi, la grande alle medie e il piccolo alle elementari... io già tremo.
    Baci
    la effe

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    1. Esatto, non è un problema di distacco ma di cambiento, che i bambini rappresentano per antonomasia. Quanto ho tribolato quando VV era neonata, io così abitudinaria, mi illudevo ogni volta di aver trovato una routine per poi vedermela sconvolgere in un battito di ciglia! Però, a ben pensarci, che meraviglioso esercizio a cui ci obbligano...
      Coraggio, settembre è ancora lontano.

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  2. Aspettate che arrivino alle superiori...e nel frattempo godetevi questi, di cambiamenti!

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