mercoledì 23 dicembre 2020

Nel presente


Gli iscritti alla mia newsletter “Tra le righe” hanno già ricevuto in anteprima i miei auguri di Natale.

Questo brano, trascritto tempo fa, mi è capitato sotto gli occhi per caso e l'ho trovato così “mio”; ci sono le parole, la vita immersa nelle parole e il presente, dove mi sto esercitando a vivere e dove ti auguro di abitare per il prossimo anno e quelli a venire.

Non aggiungo altro, con affetto,

Francesca

Nessuna parola può venire scritta senza prima essere stata vista, e prima di trovare la strada fino alla pagina dev'essere stata parte del corpo, una presenza fisica con cui si è vissuti proprio come viviamo con il nostro cuore, lo stomaco, il cervello. La memoria, quindi, non tanto come passato che racchiudiamo in noi, ma come prova del nostro vivere nel presente. Se un uomo vuole essere davvero presente fra le cose che lo circondano, non deve pensare a se stesso, ma a quello che vede. Deve dimenticare se stesso per essere lì; e da questo oblio nasce il potere della memoria. È un modo di vivere la propria vita affinché nulla vada mai perduto.

Paul Auster