domenica 29 aprile 2012

La prima moglie

Mi ripeto, lo so. Ho già scritto diverse volte di essere sempre molto curiosa di sapere come si svolge il lavoro di uno scrittore e leggo spesso e volentieri libri che mi raccontano abitudini, manie, il dove, il quando e il come della nascita di un'opera scritta. Ma non mi ero mai soffermata a riflettere su un altro punto di vista, quello delle persone che condividono la vita con uno scrittore e che, indirettamente, vivono anche loro il processo creativo.
In “Una moglie a Parigi” Paula McLain da voce alla prima moglie di Ernest Hemingway. La donna che ha sposato quello che era ancora solo un aspirante scrittore, che l'ha seguito a Parigi e che lentamente lo ha visto diventare famoso. Quella che è stata al suo fianco nonostante le ristrettezze economiche, le difficoltà di trovarsi in una città straniera e che ha rinunciato a qualsiasi realizzazione personale per mettere davanti a tutto le ambizioni del marito. Hadley Richardson invece viene spesso ricordata solo per essere stata colei che ha perso, alla stazione Gare de Lyon, la valigia contenente tutti i manoscritti di Hemingway. E' stata invece la prima persona che leggeva quello che lui scriveva, quella che lo aspettava a casa e lo accoglieva dopo una giornata passata a scrivere, quando era ancora possibile vedergli negli occhi e in tutte le membra del corpo la fatica che questo comportava. Nonostante i tradimenti e le sofferenze, sono sempre rimasti in contatto. Hadley è stata una delle ultime persone con cui Hemingway ha desiderato parlare prima di togliersi la vita.
Il primo amore non si scorda mai.


mercoledì 25 aprile 2012

Dare intensità alla vita

La scrittura è un rito religioso: è un ordine, una riforma, una rieducazione al riamore per gli altri e per il mondo come sono e come potrebbero essere. Una creazione che non svanisce come una giornata alla macchina da scrivere o in cattedra. La scrittura resta: va sola per il mondo. Tutti la leggono, vi reagiscono come si reagisce a una persona, a una filosofia, a una religione, a un fiore: può piacergli o meno. Può aiutarli o meno. La scrittura prova delle emozioni per dare intensità alla vita: offri di più, indaghi, chiedi, guardi, impari e modelli: ottieni di più: mostri, risposte, colore e forma, sapere...
La cosa peggiore, peggiore di tutte, sarebbe vivere senza scrittura.

Sylvia Plath

lunedì 23 aprile 2012

Dìa del Llibre



Oggi è la giornata mondiale del libro. Leggendo la guida in previsione del mio viaggio a Barcellona, ho appena scoperto che in questo stesso giorno in Spagna si festeggia San Giorgio, patrono della Catalogna; è usanza donare rose alle donne, le quali ricambiano con un libro.


(video via BookRiot)

domenica 22 aprile 2012

Link a Book 2



«La donna più desiderata e amata del mondo. Ballerina delle Folies Bergère, rivale della Bella Otero, cortigiana, scrittrice, amica di Max Jacob, Jean Cocteau e Colette…»
Sono bastate queste poche righe per farmi venir voglia di leggere “Lian de Pougy” di Jean Chalon, indossando questo abito di H&M.



venerdì 20 aprile 2012

Piacere di avervi incontrato

In questo libro ci sono tantissime cose. C'è il rapporto tra genitori e figli, fatto spesso di cose taciute; c'è la vita in un piccolo paese, dove tutti conoscono tutti; c'è la malattia, che ti colpisce alle spalle codarda, all'improvviso; ci sono i nonni, custodi del passato, della storia e della memoria; ci sono gli amici, quelli nuovi e quelli di sempre, che sembra che sono nati insieme a te; c'è il mare e c'è la montagna, tra cui io non credo sarei in grado di scegliere, e forse non voglio; c'è la guerra e tutte le brutture che già conosciamo, ma anche la generosità, la solidarietà e la fratellanza in grado di superare i confini. C'è tanta estate, del tipo che diventati adulti non si ha più il piacere di assaporare: interminabili giorni che si srotolano uno dopo l'altro, tutti da riempire ed inventare, spesso uguali eppure mai simili, in cui si fa quasi in tempo a dimenticare come era la vita prima, lì in città dove l'hai lasciata, che questa è un'altra, diversa e sei un po' diverso anche tu. Si ha così tanto tempo che di questo mondo, quello che sta tra la fine e l'inizio della scuola, si conosce ogni singola particella e dove provi un sentimento che non proverai mai più. La noia. Ma non in senso brutto, è più una nostalgia, dell'altra vita, che hai lasciato indietro e alla fine sei quasi contento di farvi ritorno. Il trucco forse sarebbe riuscire a farne una sola, di queste due vite, ma credo sia una magia che riesce a pochi. Soprattutto, in “L'estate alla fine del secolo” di Fabio Geda, ci sono Simone e Zeno e le loro vite prima e dopo che le loro strade si incrociassero.
Sono contenta vi siate incontrati. E' stato bello incontrarvi.


mercoledì 18 aprile 2012

Profumo di libri


Con l'avvento degli e-book e degli e-reader, i libri sono destinati a scomparire? Nell'attesa di scoprirlo conviene fare scorta di queste candele, al profumo di libri.




lunedì 16 aprile 2012

Esseri potenzialmente pericolosi

Il lettore in apnea è imprevedibile: un bacetto sul collo può farlo saltare fino al soffitto. E' un asociale, solitario, una sorta di autistico. Provatevi a impedirgli di finire il paragrafo. La persona più affidabile va in bestia. Fino a quando un lettore non ha posato il libro di sua spontanea volontà, è un essere potenzialmente pericoloso.

Annie François


sabato 14 aprile 2012

Il mondo è un libro


Il mondo è un libro del quale ogni passo ci apre una pagina.

Alphonse De Lamartine
A proposito di viaggi, ho da poco preso l'abitudine di portare con me un libro ambientato nella città/paese che mi accingo a visitare, per immergermi ancora di più nell'atmosfera di un luogo. A fine aprile partirò per Barcellona, avete un libro da consigliarmi?


venerdì 13 aprile 2012

Un uomo felice


Un uomo felice è troppo soddisfatto del presente per pensare molto al futuro.

Albert Einstein



giovedì 12 aprile 2012

Perché no?


Vedi le cose e dici: «Perché?». Ma io sogno cose che non sono mai esistite e dico: «Perché no?»

George Bernard Shaw



mercoledì 11 aprile 2012

Sul serio a tal punto

La vita non è uno scherzo.
Prendila sul serio
come fa lo scoiattolo, ad esempio,
senza aspettarti nulla
dal di fuori o nell'aldilà.
Non avrai altro da fare che vivere.

La vita non è uno scherzo.
Prendila sul serio
ma sul serio a tal punto
che messo contro un muro, ad esempio, le mani legate,
o dentro un laboratorio
col camice bianco e grandi occhiali,
tu muoia affinché vivano gli uomini
gli uomini di cui non conoscerai la faccia,
e morrai sapendo
che nulla è più bello, più vero della vita.

Prendila sul serio
ma sul serio a tal punto
che a settant'anni, ad esempio, pianterai degli ulivi
non perché restino ai tuoi figli
ma perché non crederai alla morte
pur temendola,
e la vita peserà di più sulla bilancia.

Nazim Hikmet

martedì 10 aprile 2012

Il mio patrimonio


 Ieri ha avuto inizio una nuova “Settimana delle parole”, ma io me ne sono dimenticata, posso dare la colpa alla febbre inaspettata che mi ha colta domenica sera?
Questa settimana sarà diversa perché ogni giorno è dedicato a uno specifico tema, ieri la positività, oggi l'amicizia.

Quando penso agli amici che amo e al poco tempo che abbiamo da stare qui, quando penso che poi «ce ne andiamo», provo una sensazione di sete, un desiderio forte, un'ansia impaziente per paura che mi vengano rubati, per paura di non poterli più guardare... Gli amici sono il mio «patrimonio». Mi perdoni dunque l'avarizia con cui li accumulo!

Emily Dickinson

Come la volta scorsa, gli altri brani li trovate qui.



lunedì 9 aprile 2012

Con l'occhio della mente

Scrivere un romanzo significa immaginare un mondo, un mondo che esiste come dipinto prima di prendere eventualmente forma a parole. Solo in seguito esprimiamo a parole ciò che abbiamo visto con l'occhio della mente, in modo che i lettori possano condividere questo prodotto dell'immaginazione...
Il romanziere non è semplicemente uno che vuole diventare pittore, è piuttosto uno in cerca del talento di dipingere con parole e descrizioni.

Orhan Pamuk


sabato 7 aprile 2012

Seminare


Dal Dizionario Garzanti della Lingua Italiana.

Risuscitare: ricostituire ciò che si era sciolto; suscitare di nuovo, rimettere in uso; ricostituire ciò che si era sciolto.

Che cosa vi piacerebbe trovare dentro l'uovo di Pasqua?

Mi auguro di trovare dei semi. Voglio incominciare a seminare, per ricostituire ciò che ero e non sono più stata, per rimettere in uso quella bambina che non voleva essere un soldato semplice e per smettere di concentrarmi solo sul raccolto.

Don't judge each day by the harvest you reap, but by the seeds that you plant.

Robert Louis Stevenson

Buona Pasqua, Francesca

(Tradotto da me: non giudicare il singolo giorno dal raccolto che mieti, ma dai semi che pianti)

(Immagine da Redefine Creativity)



giovedì 5 aprile 2012

The History of Love

 E' già da parecchio che ho finito di leggerlo e per tutto questo tempo ho desiderato condividere con voi quanto mi sia piaciuto questo libro. Ma non riuscivo a trovare una quadra, a buttare giù un discorso che avesse un inizio e una fine.
Credo che il problema sia che mi sono tanto affezionata ai personaggi e ho così sofferto insieme a loro che forse avrei voluto che la loro vita fosse andata in modo diverso. In un certo senso è una contraddizione, il libro mi è piaciuto tanto ma a tratti, se ci penso, è così triste che sono arrivata al punto di sperare e desiderare che questo libro fosse diverso. E se per Alma e suo fratello, essendo solo una ragazzina e un bambino, posso immaginare un futuro più sereno, non posso sperare la stessa cosa per Leo Gursky, ormai anziano.
Soprattutto per lui, mi prende uno struggimento fortissimo, vorrei alleviare in qualche modo la solitudine che ha provato per tutta la sua vita.
There are two types of people in the world: those who prefer to be sad among others, and those who prefer to be sad alone.

Se da una parte, pur di saperlo felice, ho desiderato che lui fosse riuscito a dimenticare il suo primo amore, dall'altra devo ammettere che sono rimasta affascinata proprio perché, nonostante tutto, il suo amore non è mai venuto meno.
Her kiss was a question he wanted to spend his whole life answering.

Holding hands is a way to remember how it feels to say nothing together.
The History of Love” di Nicole Krauss è, inoltre, un bellissimo libro sulla scrittura, sui libri e sul loro potere di cambiare le nostre vite.


Where he saw a page of words, his friend saw the field of hesitatios, black holes, and possibilieties between the words.

lunedì 2 aprile 2012

Link a Book

Ha inizio oggi un mio nuovo divertissement: “Link a Book”. Considerato quanto mi diverta scovare dei pezzi per la rubricaLe parole addosso”, mi è venuta l’idea di creare dei personalissimi collegamenti tra le novità in libreria e qualsiasi ispirazione nasca dal titolo, la storia o la copertina. Perché se è risaputo che i libri scatenano la fantasia, producono questo effetto ancora prima di iniziare a leggerli. Fatemi sapere cosa ne pensate.


Dopo aver letto questo libro (è già nella mia lista dei desideri) vi verrà voglia di scrivere delle lettere ai vostri cari, magari con questa bellissima carta da lettere.