martedì 2 dicembre 2014

MAdRE


Giovedì 27 novembre 2014

La mattina scrivevo su WhatsApp con un'amica, aspetta un bambino e questa estate ha perso sua mamma; la vorrebbe qui con lei sempre e comunque ma ora ancora di più, ora che sta per diventare madre a sua volta.
E' difficile trovare qualcosa da dire, le parole per consolare, una frase per dare sostegno. E' difficile limitarsi ad ascoltare, anche se è spesso proprio l'unica cosa di cui ha bisogno chi ti sta parlando. Le ho scritto che c'è un tempo per ogni cosa, c'è stato un tempo in cui è stata figlia, ora è tempo per lei di essere madre. Il suo bambino ha bisogno di lei.

Il pomeriggio, considerata la pioggia incessante e avendo la fortuna di abitare vicino al Museo di Arte Contemporanea di Rivoli, ho deciso di andare a vedere la mostra “MAdRE” di Sophie Calle con VV.
Madre. Mare.

 

Abbiamo guardato il video della morte della madre dell'artista: «Guarda VV, dorme...»
Abbiamo guardato il contenuto della bara: «Guarda VV con quante cose fa la nanna...»
Abbiamo (ri)visto per la prima volta il mare...
Quando ho scoperto di essere incinta e per tutta la gravidanza, non volendo sapere il sesso del nascituro, VV era Pesciolino e io ero il suo mare. Io ero il suo contenitore ma anche colei che l'avrebbe traghettato in questo mondo. Il mare che avvolge, contiene, trasporta, rigetta. Io che continuo a sussurrarle: «Aspetta. Non avere fretta. Non mi lasciare. Non crescere», proprio io dovrò insegnarle a prendere il largo, a lasciarmi.
Pesciolino che il giorno del suo primo compleanno ha visto per la prima volta il mare, ha osservato con me alcuni uomini e donne che vedevano a loro volta per la prima volta il mare. «Guarda VV, quegli occhi hanno visto per la prima volta il mare. Te la ricordi tu la tua prima volta? Ascolta VV, ascolta il rumore delle onde...»
Siamo rimaste al museo fino all'orario di chiusura e alla fine della visita VV è voluta tornare a guardare il mare.


3 commenti:

  1. WOW !!!
    Davvero toccante ed emozionante questo post.
    Grazie per condividere i tuoi pensieri e le tue emozioni.

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  2. Sei davvero una mamma speciale!
    VV è una bimba molto fortunata.
    E anch'io che ti leggo e che ho l'impressione di essere lì con voi...

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    1. Troppo buona Martina. In realtà sono una mamma come tante altre mamme. Però sono molto contenta che se riesco a "portare con me" chi legge!

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