venerdì 26 settembre 2014

Il mio venerdì sera


Da un paio di settimane a questa parte il mio venerdì sera si svolge più o meno allo stesso modo. Ceno, rigoverno la cucina (ma non troppo e non sempre) e mi dirigo sul divano dove ad aspettarmi c'è lei, la rivista a cui mi sono abbonata.
Mi è sempre piaciuto leggere le riviste, fin da quando ero bambina e a comprarle era mia madre. “Grazia”, tra tutte, mi ricorda la mia infanzia; tra i diversi articoli, la mia preferita era una rubrica di bellezza. Non ricordo più il nome della signora che la scriveva, ma ricordo le sue risposte alle lettere delle lettrici: la pacatezza, la sobrietà, l'eleganza, il saper essere pungenti e mordaci senza sfociare nella maleducazione. Una vera Signora io me la sono sempre immaginata così. Sono sicura che alcuni consigli e “trucchi” di bellezza che seguo ancora ora devo averli imparati da lei (oltre che dall' Enciclopedia della Donna). Ricordo che un tempo, molto più di adesso, insieme al giornale spesso c'erano dei regali e, sovente, erano campioncini di profumi; avevo iniziato una vera e propria collezione che esponevo con orgoglio in delle apposite bacheche nella mia cameretta.
Con il tempo le riviste le ho lette sempre meno, spesso in vacanza; è diventato quasi un rito, prima della partenza, recarsi dal giornalaio e fare scorte di giornali. Quando trovi le offerte, ad esempio due riviste al prezzo di una, è una vera festa.
Un tempo le leggevo da cima a fondo, sempre nello stesso modo, quasi un rito: prima le sfogliavo dall'inizio alla fine, poi dalla fine all'inizio e solo dopo questo passaggio mi accingevo a leggere tutto, ma proprio tutto; addirittura mettevo il segno per ricordarmi dove ero arrivata. Da quando c'è VV non ci sono più riuscita; le compravo per poi ammucchiarle miseramente nel porta riviste e ritrovarmi, in un piccolo momento di pausa, a leggerne una vecchia di mesi. Ci ho rinunciato sconsolata.
Quest'anno però (l'anno che inizia a settembre) ho deciso di approfittare di un abbonamento che era davvero una super offerta e mi sono data questa regola: la sera stessa del giorno in cui sarebbe arrivata la rivista io l'avrei impiegata a leggerla, da cima a fondo.
Così stasera, mi trovate lì, sul divano, in compagnia della mia rivista. Il mio fine settimana inizia così quest'anno, per un anno.


2 commenti:

  1. Mi sembra che le riviste siano molto peggiorate rispetto al passato, quando anch'io ne ero avida. E poi d'estate c'erano in omaggio collane, braccialetti senza sovrapprezzo! mi pare che abbiamo il divano molto simile. bacio sandra

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    1. Anch'io fatico a trovare una rivista che mi piaccia completamente, ma ogni tanto si riesce ancora a leggere qualcosa di interessante.

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