lunedì 22 settembre 2014

Essere una storia

Questa estate ho letto il mio primo e-book; l'ho letto su i-pad, non su un e-reader e qualcuno mi ha detto che c'è molta differenza tra i due applicativi, a quanto pare leggere sul secondo è molto meglio. Voi ne sapete qualcosa? Io non sono molto esperta in merito.
Comunque, dicevo (scrivevo?:-) ), ho letto il mio primo libro non cartaceo ma non saprei giudicare se mi è piaciuto o meno. Non il libro, chiariamoci, ma la modalità di lettura. Per ora pendo più per il no, non ho gradito.
Ho un'ottima memoria visiva, se voglio ritrovare un brano, bene o male, anche se non l'ho sottolineato o evidenziato in qualche modo, in un libro riesco a ritrovarlo facilmente; su un e-book non ci riesco, le pagine mi sembrano tutte uguali, non sono in grado di capire il punto in cui mi trovo. Molto spesso, una volta che ho finito di leggere un libro, amo sfogliarlo nuovamente tutto, rileggere brani, ricordare passaggi, le emozioni che mi ha dato; questo sull' e-book non l'ho fatto, non c'è proprio gusto.
Man mano che vado avanti a scrivere mi rendo conto che no, direi che la lettura digitale non fa molto per me. Probabilmente lo utilizzerò solo per manuali o per libri per cui non ci tengo particolarmente ad avere il cartaceo, ma solo leggerli per “farmi un'idea”. Vi farò sapere; forse è solo questione di abitudine.
Ma veniamo al libro, “Ragione e pentimento” di Sandra Faè. L'ho letto in un giorno e mezzo; d'accordo, ero in montagna, in un periodo particolarmente favorevole, ma è comunque un tempo brevissimo. Si fa leggere, il ragazzo!
Non è facile per me parlarvene: perché conosco l'autrice, perché ho vissuto la gestazione e l'ho visto nascere. Mentre lo leggevo e anche ora, che ci ripenso, non potevo fare a meno di sentire la sua voce e per voce, intendo quella di scrittrice. Sarà che prima di conoscerla di persona, l'ho conosciuta attraverso il blog, attraverso le sue parole, attraverso il suo raccontare. Leggere il suo libro mi ha fatto molto effetto; mi sembrava di averla lì, con me, lei e la sua urgenza di scrivere. C'è chi dice che mentre si legge un libro, l'autore non si debba sentire. Eppure leggendo questo romanzo a me è venuta in mente questa frase:

Essere una persona è avere una storia da raccontare.

Karen Blixen


Questa storia è Sandra. Sandra è questa storia.

(Qui trovate il suo blog, “I libri di Sandra”, e anche tutte le informazioni su “Ragione e pentimento”)




6 commenti:

  1. Condivido i tuoi pensieri sull'ebook, anche per me è un surrogato di libro utile solo a farmi sperimentare qualche romanzo che non penso valga la pena di comprare... Non riesco ad amare davvero i libri che non posso abbracciare! c:

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    1. Credo sia un "amore", quello per la carta, difficile da sradicare!

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  2. Grazie, la cosa buffa è che si tratta del mio romanzo meno autobiografico, eppure salto fuori lo stesso. Sì, in effetti la protagonista nei ragionamenti sono io (ma ha il tuo nome!) bacione Sandra
    ps. be' puoi sempre comprare anche il cartaceo ora :D

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  3. Ho acquistato un e-reader quest'estate, per due motivi: portare libri nello zaino per la vacanza on the road pesa; sono costretta a regalare vecchi libri perché non so più dove metterli. Ti confermo che leggere un libro su i-pad o simile e su e-reader è del tutto diverso: il secondo è molto più rilassante e più pratico. Per il resto concordo: alcuni libri devono essere letti su cartaceo. Coccolati, rivisti, riletti, abbracciati (come saggiamente dice Belle).

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