lunedì 7 aprile 2014

Vuoi svegliare la bambina?!



Cosa dire di un libro che parla di maternità? Nello specifico un libro su quello che non si dice sulla maternità.
Avere un figlio è come salire sulle montagne russe, per una corsa infinita, da cui non si può mai scendere. Rende l'idea? Bellissimo, divertente, spaventoso, stancante, alti e bassi. Tutto e l'estremo di tutto.
Cosa dico io alle future mamme quando mi chiedono: come sono le prime settimane, i primi mesi? Faccio sempre una premessa: potrei dirti qualsiasi cosa ma, finché non li hai vissuti sulla tua pelle, non puoi capire. Poi dico: tranquilla, vedrai la luce alla fine del tunnel.
Terrorismo psicologico? O semplice verità? Perché è vero, solo dopo che ci sono passata ho capito cosa intendevano le poche persone che sono state sincere con me. Così come è vero che un giorno ho capito di essere uscita dal tunnel, di riuscire a vedere un po' di luce. Che ero sopravvissuta, mi sentivo proprio così. Sopravvissuta.
Suona brutta la maternità descritta così, vero? Eppure è l'esperienza più bella del mondo. Come fanno brutto e bello a convivere così? Forse è proprio questo mistero a renderla così speciale. E unica. Rimpiango alle volte i primi giorni, le prime settimane, presa dal vortice sento di non averli goduti fino in fondo, vorrei riviverli. Guardo e riguardo le foto, i filmini, quasi non ricordo.
Così ringrazio Chiara Cecilia Santamaria, autrice del libro “Quello che le mamme non dicono” e del blog "Ma che davvero", per le bellissime risate che mi ha regalato. Era da tempo che non mi capitava di ridere così tanto leggendo un libro, quelle risate che ti fanno venire le lacrime agli occhi e alla fine ti devi anche soffiare il naso; che nel silenzio della notte facevano dire a mio marito preoccupato: vuoi svegliare la bambina?! Un libro che, preso in mano per caso da una persona (nello specifico mia madre), inizia a farla ridere tra se e se, poi ti legge qualche passo ad alta voce e conclude con un: me lo impresti?
Solo su una cosa si è sbagliata Chiara, neanche a 35 anni si è pronte a diventare madri.


6 commenti:

  1. Ho letto il libro e, come te, ho riso e l'ho molto apprezzato.
    Un'amica a cui l'ho regalato, mi ha detto: prima ho riso pensando che io mai mi sarei trasformata in quel tipo di mamma, a qualche mese dal parto posso dire che rido perché, in quella mamma, mi ci rivedo appieno!
    Buona settimana!
    Martina

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Che bello quando un libro ci permette di ridere di noi stessi, che bel regalo di leggerezza.
      Grazie Martina, buona settimana anche a te.

      Elimina
  2. E allora tocca leggerlo anche a me! Grazie del consiglio ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Così poi ci fai sapere il tuo parere di mamma "esperta"!

      Elimina
  3. Condivido i tuoi stessi pensieri, sul libro (troppo forte!), e sulla materinità.
    Un'esperienza meravigliosa che consiglio a tutte, eppure spesso alla domanda "com'è essere mamma?" la prima risposta che mi veniva era "bello ma stancante..". E mi sentivo pure un po' in colpa!
    Però è così. E anche io ho nostalgia delle prime settimane, perché sono passate troppo in fretta ed ho dimenticato molte cose - se ne sono andate insieme alle ore di sonno perso :)
    un abbraccio
    Sissiuken

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Sissiuken per essere passata di qui.
      Già, la carenza di sonno giocava brutti scherzi!

      Elimina