Carla ha 30 anni e le piace definirsi una disoccupata in archeologia. Un po' le spiace non svolgere la professione per cui ha studiato, ma ora è contentissima perché una sua passione recente è diventata anche un lavoro: il cucito.
Più ci penso però e più mi rendo conto che, in fondo, l'archeologia e la macchina da cucire hanno molte cose in comune. Mi immagino Carla andare alla ricerca di stoffe, fettucce, nastri, cerniere, bottoni così come si avventurerebbe in uno scavo archeologico. La vedo raccogliere i suoi “reperti” e immaginare come assemblarli, accoppiarli, accostarli, sovrapporli e osservo piano piano il risultato finale prendere forma, così come dai cocci ricostruirebbe un vaso. La stessa pazienza, la stessa devozione, la stessa mano ferma ma delicata, la stessa “visione”. Anche la stessa posizione: accucciata in uno scavo, china sulla macchina da cucire, concentrata, lo sguardo fisso sull'ago così come sui resti: l'errore potrebbe essere fatale in entrambi i casi, ogni pezzo è unico, irripetibile.
Per le sue creazioni, il suo progetto, Carla ha scelto un nome speciale, tratto da un libro di Murakami che ha molto amato: La ragazza dello Sputnik. Mi ha scritto: “in questo libro si parla di un amore mai compiutosi tra due persone che si girano attorno come un satellite fa col suo pianeta... un concetto estremamente romantico... trovo che vi sia più magia e più adrenalina nello sforzo della ricerca che non nel possesso”. Lo sforzo della ricerca dell'archeologia e il non-possesso delle sue creazioni, nate inizialmente come regali per le amiche. Così come molto romantici sono gli altri suoi libri preferiti: “Che tu sia per me il coltello” di Grossman e “Le ho mai raccontato del vento del Nord” ed il suo seguito “La settima onda” di Daniel Glattauer.
E molto romantiche sono le sue bellissime creazioni, tutte hand made, una più bella dell'altra.
Presto Carla aprirà un suo negozio su Etsy, nell'attesa potete seguirla su Facebook: www.facebook.com/ragazzasputnik
O su Instagram: @La ragazza dello Sputnik
Grazie Carla per avermi concesso di mostrare le tue creazioni sul mio blog.
Bellissimi, dovrebbe avere un blog, però!!!! Bacioni Sandra spero che tu stia meglio.
RispondiEliminaCredo che il suo mezzo di espressione siano ago e filo... :-)
EliminaSto meglio, ma non diciamolo troppo forte!