Mi vergogno ad ammettere che ci sono interi quartieri di Torino che non conosco. Ancora una volta devo ringraziare i libri, anzi una scrittrice in particolare, che mi ha permesso di scoprire angoli sconosciuti. Ma, soprattutto, ho avuto conferma che la libreria dei miei sogni esiste, solo che è esattamente dalla parte opposta di dove abito e devo attraversare tutta Torino e il Po per raggiungerla. Mi sto mangiando le mani per la delusione di non aver portato con me la macchina fotografica, avrei voluto mostrarvi questo piccolo angolo incantato che è la “Libreria Borgopò”. Una scusa in più per farvi ritorno.
Ci sono stata per partecipare a quello che si è rivelato un incontro, ma anche un ri-incontro, davvero emozionante e commovente, in occasione dell'uscita della nuova edizione e traduzione di “Mrs Dalloway” di Virginia Woolf. Susanna Basso, a sua volta traduttrice, e Carmen Concilio, che è stata la mia professoressa di Letteratura Post-Coloniale all'università, hanno conversato con una davvero commossa ed emozionata Anna Nadotti, la traduttrice di questa nuova edizione Einaudi. Non ci sono parole per descrivere la bellezza di questi incontri, lo stupore e meraviglia di ascoltare uno scrittore (perché i traduttori sono scrittori) raccontare e descrivere il proprio lavoro. L'invidia per la capacità che hanno di entrare, di immergersi in un testo che è altro da loro e, impossessandosene, renderlo all'autore, nuovo ma uguale. La voglia che mi è venuta di andare a cercare i quaderni, i libri, gli appunti del corso di traduzione; perché se non mi è possibile la pratica, mi accontento almeno della teoria.
Non ci sono parole per descrivere il brivido che ho provato nel riascoltare la voce della professoressa il cui corso è stato uno di quelli che più ho amato, e per un attimo non ero più io, ma la me di più o meno 8-9 anni fa. Sentire riaffiorare i ricordi, le emozioni, la gioia di imparare, di scoprire e conoscere nuovi scrittori. Scoprirmi ancora, se non di più, innamorata dei libri.
E poi Virginia Woolf, la mia, quella del pubblico che era venuto come me ad assistere all'incontro, la vostra, la Virginia di Anna Nadotti...
oh che post meraviglioso. Dovrai attraversare tutta Torino, ma sono certa che lo farai spesso.
RispondiEliminaLa libreria dei miei sogni a Milano io la sto ancora cercando. Sono certa che tu abbia vissuto qualche ora di pura delizia. Baci
E' vero, è stato un incontro davvero emozionante.
RispondiEliminaPerfino la piccola tromba d'aria che ha colpito Torino lo scorso giovedì sera non ha potuto nulla contro l'atmosfera che si viveva all'interno della bomboniera di Borgo Pò. Fuori grandine e vento forte, dentro libri, chiacchere e persone che si scambiano pensieri su Virginia Woolf e su altri libri letti o che vorrebbero leggere.
Grazie per la dritta e non vedo l'ora di farti compagnia in un altro incontro.
Silvio
E il bellissimo arcobaleno che ci ha accolto all'uscita?
RispondiEliminaSperiamo di ripetere presto...
Grazie mille per la dritta! Sembra un posto magico e non è poi così lontano da casa mia!!! Non vedo l'ora di andarloa scoprire!! Sempre prezioso leggerti!!!
RispondiEliminaNon sapevo fossi di Torino! Felice di averti dato un buon consiglio e chissà che non si organizzi un blog-incontro... ;-)
RispondiEliminasi si si francesca e deb si devono incontrare!!!
RispondiElimina(scusate se non organizzo blog incontri miei, penso a quelli altrui, accetto anche insulti!!)
Proprio nel week end leggevo di questa nuova traduzione nelle edizioni Einaudi e mi dicevo: voglio leggerla.
RispondiEliminaGrazie per questo post, mi hai trasmesso i tuoi stessi brividi.
Buona giornata
Grazia
Non sai quanto mi fa piacere Grazia.
RispondiEliminaBuona giornata anche a te.
Bello anche il tuo blog. E condivido la passione per la Woolf.
RispondiEliminaGrazie Elena, mi fa piacere ti piaccia il mio blog. Grazie per essere passata di qui.
RispondiEliminaFrancesca