domenica 13 marzo 2011

L'Italia dei Libri


Il 17 marzo si avvicina, fervono i preparativi, fioriscono i tricolori.
In occasione dei 150 anni dell'Unità dell'Italia Il Salone Internazionale del Libro di Torino ha organizzato “L'Italia dei Libri”, una mostra per celebrare questo grande evento. «L’Italia dei Libri è la prima, articolata iniziativa con cui il nostro Paese legge un secolo e mezzo della propria storia, cultura, costume e creatività attraverso la specola del libro: i testi-simbolo, gli autori, gli editori e i fenomeni che più hanno contribuito a formare – anche in modo critico e problematico – la nostra cultura e memoria condivisa, e attraverso cui sono passati i cardini formativi della pedagogia nazionale... Il percorso espositivo de L’Italia dei Libri è articolato in cinque filoni: i 150 Grandi Libri, i 15 Superlibri, i 15 Personaggi, gli Editori, i Fenomeni Editoriali».
I 150, «I Grandi Libri che - anno dopo anno - dal 1861 al 2011 hanno scandito la storia d’Italia e hanno contribuito a plasmare il nostro costume, il gusto, il nostro pensiero. I libri che ci hanno resi un po’ più italiani. Non solo narrativa, quindi: ma anche fiabe e poesia, storia e divulgazione scientifica, storia dell’arte e teologia, sperimentazione e umorismo, antropologia criminale e manuali».
Ammetto che i miei studi anglo-americani mi hanno portato a trascurare la letteratura italiana. Alcuni libri e autori di questo elenco non li ho mai sentiti nominare, vergogna mia... Devo arrivare al 1881 per trovare un libro che ho letto: “I Malavoglia” di Giovanni Verga.
Va un po' meglio con l'elenco de I 15, i SuperLibri che «...hanno rappresentato un punto fermo, una svolta, un cambio di passo. Libri che hanno impresso un modo diverso di vedere le cose e hanno trasformato la rappresentazione del nostro Paese agli occhi di se stesso e del mondo». Li ho letti quasi tutti, ma conosco trama e autori anche dei pochi che non ho ancora aperto.
Non ho una conoscenza approfondita della storia dell'editoria italiana che mi permetta di giudicare la scelta delle 16 case editrici che «... hanno insegnato a leggere all'Italia». So solo che gli esclusi non l'hanno presa molto bene e che ci sono state alcune polemiche. L'elenco procede poi con i fenomeni editoriali e i 15 personaggi.
E' stata una scelta coraggiosa quella degli organizzatori del Salone Internazionale del Libro, perché è quasi impossibile trovare tutti d'accordo e così facendo hanno scoperto il fianco a critiche e malumori. Non so il metro di giudizio che è stato utilizzato, ma la scelta di alcuni libri e autori ha lasciato perplessa anche me. Ho notato poi un grande assente: Alessandro Manzoni e il suo “I promessi sposi”. Che cosa avrà decretato la sua esclusione?
E voi? Cosa ne pensate di queste “classifiche”? Ne avete stilata una vostra? Avete eletto il libro che secondo voi rappresenta l'Italia? Io sì. Vi svelerò la mia scelta in un prossimo post.

5 commenti:

  1. scopro ora il tuo blog...
    che bello!
    essendo figlia di uno scrittore e moglie di un compositore, capisco bene i tuoi post...
    ciao!

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  2. WOW, che famiglia!
    Non sai quanto mi faccia piacere che ti piaccia il mio blog. Grazie mille.
    Ciao.
    Francesca

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  3. lo so, detto così sembra molto figo, ma in realtà è sovente difficile e faticoso!

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  4. PS. passa a trovarci sul blog! :)

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  5. Ho già dato una sbirciatina... ;-) Ma mi riprometto di leggerlo con più calma.
    Che bella la vostra amicizia nata ai tempi dell'università. Università che per un paio di anni ho frequentato anch'io. Ma questa è una lunga storia...

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