mercoledì 24 febbraio 2016

La cicatrice

Bisogna lottare per i sogni, ma bisogna anche sapere che, quando certe strade sono impraticabili, è meglio risparmiare le forze per percorrerne altre.

Paulo Coehlo
Non c'è giorno che passa senza che legga qualche frase motivazionale che ti invita a inseguire il tuo sogno, che incita a metterci tutto te stesso, che ti sprona a non mollare, che afferma che lottando con tutte le tue forze otterrai tutto ciò che desideri.
Invece no. La vita non va così. E' giusto sognare, è giusto cercare di realizzare i propri sogni, è giusto lottare per questi ma no, non dipende solo da te se riuscirai o meno nel tuo intento. Questo piccolo particolare spesso non viene considerato, eppure è così importante, perché è un attimo pensare di essere un fallito, di non aver combattuto abbastanza, di non aver davvero impiegato tutte le proprie risorse, basta poco per sentirsi il solo e unico responsabile del proprio fallimento.
Invece no. Non è sempre un fallimento. Ci sono sono tante variabili e alcune non dipendono da te ma, soprattutto, non è vero e non è giusto il messaggio che bisogna comunque, sempre, indefessamente continuare a lottare. Ci vuole altrettanta forza e in egual misura coraggio per dire: basta. Anzi, forse ce ne vuole ancora di più.
Arriva un giorno in cui ci si rende conto che bisogna fermarsi, realizzare che si è dato tutti noi stessi in quel sogno, che per qualche motivo però non spicca il volo e che ci si sta solo facendo del male continuando a insistere. Ci stiamo accanendo volendo farlo vivere ma lui non vuole, si rifiuta. Sì, potremmo fare ancora un tentativo, provare e riprovare ma le variabili di successo e le incognite rimarrebbero sempre le stesse. E intanto il tempo passa, la vita scorre e noi siamo lì, inginocchiati accanto al nostro sogno, a praticargli la respirazione a bocca a bocca e il massaggio cardiaco.
Lasciamolo morire. Facciamogli un bellissimo funerale, doniamogli una lapide, portiamogli dei fiori, prendiamoci tutto il tempo di cui abbiamo bisogno per dirgli addio e piangere le nostre lacrime. Un altro errore che spesso la società ci spinge a compiere è quello di chiudere subito un capitolo della nostra vita, di andare avanti, di dimenticare, di lasciarci tutto alle spalle, soprattutto se si tratta di un fallimento.
E invece no. Stringiamogli un ultima volta la mano, accarezziamolo, guardiamolo attentamente, imprimiamocelo nella memoria, amiamolo un ultima volta; ha fatto parte della nostra vita per così tanto tempo, è stato così bello sognarlo.
E poi diciamogli addio. E lasciamolo andare. Per sempre.
E' sempre bellissima la cicatrice che mi ricorderà di essere stato felice.

Samuele Bersani

9 commenti:

  1. Che bel post!
    Ti capisco, tanto. Ieri ho scritto il post su un nuovo sogno che sta sbocciando e poi, proprio ieri, ho pianto di nuovo su un sogno infranto, perché non sono stata abbastanza brava io e perché le circostanze non sono state favorevoli. Non è stato facile dirgli addio e non è facile non abbandonarsi a un po' di malinconia quando mi ricapita tra le mani. Devo fargli il funerale o regalarlo a qualcun altro, perché io non posso farlo più vivere. Certo che è meglio seppellire un sogno fallito e andare avanti, piuttosto che morire insieme a lui. Io ci stavo morendo, ma non è giusto.
    Spero di aver imparato da questo fallimento. Perché è senz'altro il dono più prezioso che possa ancora farmi, quello di avermi lasciato un po' più di saggezza, esperienza e ancora la voglia di sognare.

    Ti abbraccio forte forte
    la effe

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    1. L'hai espresso benissimo: non si può lasciarsi morire insieme a un sogno. Un po' di malinconia però ci sta, secondo me...
      In bocca al lupo per il tuo nuovo sogno! Ti abbraccio anch'io.

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  2. Grazie per questo bel post, Francesca. Io detesto quelli "volere è potere" no, non è così in tutti i campi della vita, e questa frase mi sa di presunzione e infatti viene spesso pronunciata da persone dall'ego smisurato. Beate loro! Ma anche no. Ho fatto funerali importanti e poi ho ripreso a vivere. Sandra

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    1. Anch'io odio il detto "Volere è potere"!
      Brava Sandra, sempre andare avanti, come ci insegna la vita daltronde...

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  3. Quando si supera il limite tra il perseguire un sogno e l'accanirsi, l'intestardirsi nel voler piegare la vita ai nostri desideri?
    Esiste modo per fermarsi al momento giusto?
    E' giusto agire o piuttosto per-seguire? Ossia seguire per raggiungere uno scopo, dove seguire potrebbe essere lasciarsi andare alla corrente?
    E siamo poi sicuri che quello sia il Nostro sogno?

    Ho molti più dubbi che certezze, ma mi è molto piaciuto il tuo post. E questa è una certezza. Grazie per avermi sollecitato alcune riflessioni.

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    1. Grazie a te per aver condiviso le tue rilessioni, suscitandone altre in me. Gli scambi sono ciò che amo di più del blog!

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  4. Amo i tuoi post perchè rappresentano sempre una mia sensazione del momento!
    Comunque è totalmente vero quello che scrivi, e credo che in questo discorso siano essenziali i genitori; sono convinta che uno degli infiniti compiti di madre e padre sia quello di accompagnare il proprio figlio verso la sua vera strada, in modo da fargli affrontare il meno possibile certe delusioni. Non che ci sia nulla di male - a volte una caduta non può far che bene - ma incanalare, fin da piccoli, la propria "indole", credo sia importantissimo per raggiungere dei risultati.
    Lo dico perchè nonostante i miei abbiano tentato di aiutarmi e mi abbiano sempre seguita, hanno comunque cercato di indirizzarmi dove pensavano fosse meglio per me; così per anni ho fatto una fatica immane a farmi valere, senza avere la possibilità di impegnarmi davvero dove sarei potuta riuscire meglio (o, appunto, fallire).
    Peggio dell'abbandonare un sogno c'è il non poterlo seguire (o doverne seguire uno imposto).

    Alice

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    1. Sono contenta il posto ti sia piaciuto; è bello condividere ed è per questo che scrivo!
      Spero di riuscire un giorno in questo arduo compito di accompagnare VV e spero lei in futuro possa perdonare i miei sbagli, li avrò fatti con il cuore e pensando a quello che credevo essere il bene per lei. Mi auguro di non imporle nulla.
      Che ansia... :-)

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    2. Se sono fatti con il cuore, e non con l'egoismo, li perdonerà di sicuro ;)

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