lunedì 20 gennaio 2014

L'amore poteva ricominciare

E' un giovane uomo di umili origini e ha molto a cuore la carriera lavorativa. Gli piacciono l'ordine, la disciplina e da grandissima importanza alle apparenze; per il resto è di poche pretese. Per lui le donne si dividono in due gruppi: quelle con cui divertirsi e quelle da sposare.
Lei è ricca, di una bellezza particolare, che vuol dire che se la guardi bene le trovi tanti difetti, però nell'insieme... E' a suo agio ovunque e con chiunque, disordinata e senza regole. Non sa che cosa vuole e può permettersi di volere tutto e niente.
E' la solita storia degli opposti che si attraggono, di lei che si nega ed è sfuggente, di lui che non comprende e che desidera. Si parlano ma non si ascoltano; il discorso ruota sempre intorno allo stesso argomento; sembrano fatti l'uno per l'altra, così diversi come le facce di una stessa medaglia.
Continui a leggere, anche se sarebbe più corretto dire continui ad ascoltarli, aspettandoti una decisione, una svolta, un colpo di scena. E ti ritrovi a pensare: “Ancora? Sempre a discutere delle stesse cose...” Hai quello sguardo lì, quello che fai quando senti litigare i tuoi genitori, la stessa storia da più di quarant'anni; fai finta di niente perché dovresti ammettere che anche tu e tuo marito, alle volte, la solita musica...
Più ripenso a questo libro e più mi viene in mente questa frase:

E' inutile; dovremmo vivere separati; non ci capiamo, e riusciamo solo a mettere allo scoperto la parte peggiore di noi stessi.

Virginia Woolf
Mi piace pensare che sia capitato anche a Cassola di leggere questo brano, che gli sia rimasto impresso, che abbia continuato a ronzargli in testa e dopo averci riflettuto a lungo, sia arrivato alla conclusione che farlo suo sarebbe stato come una resa. Mi piace immaginare che abbia scritto “Monte Mario” proprio per convincersi del contrario, per darsi una speranza. Perché come scrive lui, alla fine del libro:

l'amore, poteva ricominciare anche da lì.


2 commenti:

  1. Piace pensare anche a me che l'abbia letta.
    Buon compleanno in ritardo (era sabato, vero?) per Virginia.
    A te un abbraccio
    G.

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    1. Sabato, brava, mi era proprio sfuggito.
      Ricambio l'abbraccio.

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