venerdì 24 febbraio 2012

Offrimi un caffè

Io amo le “prime volte”. La mia agenda, che è anche un po’ un diario, è piena di “la prima volta che…” ho fatto qualcosa, la prima volta che la mia strada ha incrociato quella di una persona diventata importante per me, la prima volta che abbiamo visto la nostra casa.
E’ così facile che qualcosa diventi un’abitudine, un gesto compiuto meccanicamente, senza più farci caso, e ricordare il giorno in cui è stata la prima volta in cui si è fatto è un modo per rendere speciale anche le piccole cose, quelle di cui si tende a non dare tanta importanza.
Purtroppo ho iniziato tardi ad apprezzare le mie prime volte; ad esempio, non ricordo quando è stata la prima volta che ho bevuto il caffè. Vi starete domandando perché come esempio porti proprio il caffè. E’ nato tutto da qui, ho incominciato a riflettere sul caffè, sul quando, dove e perché lo bevo e, ad un certo punto, mi sono resa conto che non so di preciso quando ho iniziato a berlo. Quando avranno smesso di dirmi che il caffè è per i grandi? Chi me lo avrà offerto la prima volta? Quanto zuccherò avrò messo? Chissà che gusto avrà avuto il mio primo caffè e io, come mi sentivo mentre lo bevevo? Grande?
In mezzo a tutti questi pensieri è spuntato un ricordo, che riguarda me ma è di mia madre, è stata lei a raccontarmelo. Passavo tanto tempo con le bambole e ogni volta ero una mamma diversa: quella che andava in ufficio, quella che era casalinga, quella che andava a fare la spesa e quella che giocava alle signore e invitava sua madre, in questo caso in veste di “vicina di casa”, a prendere il caffè. Sorrido pensando all’immagine di me, bambina, che fa conversazione (IO: “La bambina mi fa impazzire, fa tanti capricci”, LEI: “Non mi dica, signora, a volte anche la mia” e io, capendo a chi si riferiva: “Ma mamma!”). Mi vedo apparecchiare la tavola, la cura per i dettagli l’ho avuta sin da piccola, versare il caffè e porgere la tazza alla vicina di casa, chiedere quanto zucchero desidera e lei che fa per bere ma è interrotta dal mio: “Attenta, brucia!”. Il mio non voler mai lasciarla andare alle sue incombenze, non voler mai far finire un gioco…
Adesso… adesso che sono diventata davvero una signora (anche se mi fa un po’ impressione scriverlo), che non è più un gioco, ma si fa sul serio, forse è il momento che la bambina che ero mi offra un caffè e mi ricordi come si assapora qualcosa, come se fosse ogni volta la prima volta, e come farla durare.

5 commenti:

  1. A parte le prime volte super classiche, per cui già si sa che saranno importanti, ad altre non diamo la giusta importanza. Quella del caffè non la ricordo neppure io, neanche il gelato, il mare, le patatine fritte!!! Buona settimana

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  2. E' vero, quante prime volte perse per sempre... proprio per questo ora cerco di "crearne" sempre di nuove! :-)
    Buona settimana anche a te.
    Francesca

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  3. La magia di certe pirme volte è proprio irripetibile, mi godo immensamente le prime volte dei miei bambini e attraverso i loro occhi rivivo certe emozioni.

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  4. E' vero, i bambini e il loro affacciarsi alla vita per la prima volta danno la possibilità di rivivere emozioni dimenticate.
    Goditi questo dono e la fortuna di averlo avuto (ma sono sicura che lo sai già... :-) )
    Grazie di essere passata di qui.
    Francesca

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  5. Che cosa non ricordo: il primo caffè, la prima sigaretta, la prima birra, la mia prima uscita serale da solo, la prima scazzottata con mio fratello, il mio primo gol a calcio e il mio primo canestro a basket, la prima gara di sci vinta, la mia prima nota (veramente tante nella mia carriera scolastica), la prima volta che mi sono vestito da solo....
    Che cosa ricordo: il bagno di quando ho imparato a "stare a galla", il mio primo spettacolo di danza, il mio primo bacio e non solo, il primo giorno di scuola (con un fracco di stranieri in classe!!!), la mia prima sciata, la prima sofferenza, la sensazione di antipatia nei miei confronti della maestra delle elementari, il mio primo "amico per la pelle", la prima onda "alta" surfata....questa non vale? Forse no....

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