Per molti versi, scrivere è l'atto di dire IO, di imporsi sugli altri, di dire ASCOLTA ME, VEDI LE COSE A MODO MIO, CAMBIA IDEA. E' un atto aggressivo, perfino ostile. Possiamo mascherare la sua aggressività quanto vogliamo con veli di subordinate, attributi e congiuntivi dubitativi, con ellissi e digressioni – con tutto quell'atteggiamento che lascia intendere invece di affermare, che allude invece di dichiarare – ma c'è poco da girarci intorno: mettere parole sulla carta è un gesto di bullismo occulto, un'invasione, un'intrusione della sensibilità dello scrittore nel luogo più intimo del lettore.
Joan Didion
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