I libri possono fare paura?
Ho già scritto della riverenza che provo verso i classici e della difficoltà che ho nell’abbandonare la lettura di un libro considerato un pilastro della letteratura. In alcuni casi, come con “I Promessi Sposi“, arrivare fino alla fine diventa quasi un dovere e ammetto che alle volte il piacere della lettura ne risente un po’.
Ma avere paura di leggere un libro?
Ci sono alcuni libri che io temo e che, pur avendo comprato, non ho ancora letto. E’ una paura irrazionale, non siamo più né al liceo né all’università, non dovremmo quindi temere il giudizio di nessuno. Eppure capisco benissimo l’autrice di questo post quando scrive di avere paura di “non farcela”, di “non riuscire a capire”, “di non essere abbastanza intelligente, acculturata”; di temere di scoprire di non saper apprezzare libri che hanno raggiunto grande successo e di cui tutti tessono le lodi.
Ecco spiegato il motivo per cui l’ “Illiade” e l’ “Odissea” languono da molto, molto, molto tempo sul mio scaffale dei libri ancora da leggere, o perché mi sono ritrovata a dire tra me e me che « Non ho ancora letto Franzen perché è così lungo…» (quando ho divorato “Il signore degli anelli” in pochi giorni).
E voi, avete uno o più libri che vi fanno paura?
A proposito dei Big della letteratura: una divertente classifica di chi proclama di esserne un grande fan.
i miei must paurosi: anna karenina + il rosso e il nero.
RispondiEliminaMe ne hai fatto venire in mente un'altro: Guerra e pace!
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