lunedì 31 dicembre 2018

Le mura massicce del tempo


La Vigilia di Natale ho iniziato a leggere “Oggetti solidi. Tutti i racconti e altre prose” di Virginia Woolf, pubblicato da Racconti edizioni, e la sua lettura mi accompagnerà verso la fine di questo anno e l'inizio di quello nuovo.
L'augurio che faccio a me e voi è contenuto nel racconto “Il diario di Joan Martyn”, scritto nell'agosto del 1906 durante una vacanza con la sorella Vanessa nel Norfolk.
L'alba, anche quando è freddo e triste, non manca mai di trapassarmi le membra come con frecce di luccicante ghiaccio aguzzo. Tiro da parte le spesse cortine e spio il cielo alla ricerca del primo rossore che indichi che riemerge la vita. La guancia contro l'impannata, mi piace immaginare che sto premendo forte contro le mura massicce del tempo, che pulsa in eterno e ci apre sempre di nuovi freschi spazi di vita. Possa toccarmi di gustare l'attimo prima che si distenda sopra il resto del mondo! Fa che io possa gustare il più nuovo e il più fresco. [] Fa dunque che noi, che abbiamo il dono del presente, lo si possa usare e godere.
Grazie di fare parte del mio presente. Vi faccio i miei migliori auguri, Francesca


2 commenti:

  1. Ehi, che meraviglia! sai quelle parole di cui non sapevi di aver bisogno?
    Devo scriverti una lunga lettera, ho ricevuto cose... <3

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