giovedì 24 maggio 2018

Safari Urbano


Credo si sia ormai capito quanto a mio marito e a me piaccia fare sempre nuove scoperte ed esperienze e come sia importante per noi cercare di farle anche nella vita di tutti i giorni, non solo in vacanza.
Quando sono venuta a conoscenza di questa iniziativa ho subito pensato fosse perfetta per noi, peccato Vittoria non avesse ancora l'età adatta e così mi è toccato pazientemente aspettare; l'attesa forse ha reso tutto ancora più bello e finalmente alcuni sabati fa è stato il nostro turno per il “Safari Urbano”.

(Gli esploratori ricevono il materiale)
Come recita il sottotitolo l'iniziativa è per una “Città a misura di bambino” e la visita è proprio studiata su di loro; i bambini diventano così partecipanti attivi e non passivi, vengono stimolati ad osservare e a notare nuove prospettivi di luoghi che forse conoscono già e svolgono anche alcune attività, che potranno poi finire a visita conclusa, come ricordo delle belle ore trascorse passeggiando.


Noi abbiamo scelto la formula safari privato, ma periodicamente vengono organizzate visite di gruppo (vi consiglio di iscrivervi alla pagina Facebook per essere sempre informati). Abbiamo coinvolto zii e cuginetti e abbiamo trascorso una bellissima giornata in compagnia.


Vittoria non vedeva l'ora di andare in perlustrazione, era emozionata all'idea di avere lo zainetto proprio come un esploratore e, secondo me, ci avrebbe volentieri lasciati a casa perché si premurava spesso che noi restassimo indietro, il safari era per i bambini!

(Qualcuno ha anche preso appunti)
 
 (Il momento dell'attività!) 
La guida che ci ha accompagnato ha subito conquistato i piccoli, dolce e paziente ha saputo interessarli e renderli partecipi, rispettando i loro ritmi e tempi. Un format che funziona, ne abbiamo avuto prova quando Vittoria è stata in grado di raccontare da sola a degli amici venuti poi a cena a casa nostra tutto il percorso, ricordando anche i nomi dei luoghi o i monumenti che avevamo visitato.

(Controllanda sulla mappa il percorso fatto e le cose viste)
Inutile aggiungere che il gioco dei giorni seguenti è stato quello della guida: cartina in mano girava per casa, diventata ovviamente castello, mostrando stanze e oggetti, le carrozze parcheggiate in giardino (erano le macchine) e avrei voluta filmarla mentre indicava tutta entusiasta il divano, in cui «Ci si può anche sedere e leggere delle storie!» Cosa che abbiamo prontamente fatto. Libro sulle principesse, ovviamente.

(E dopo essersi rifocillati, gli esploratori sono tornati all'opera)
Il progetto è curato e ideato dalla travel designer Deborah Croci e la Tata Maschio Lorenzo Naia e si avvale delle cartine di Italy for Kids e le schede illustrate da Burabacio; ci ha accompagnato nella visita Sara Vescovo, guida turistica accreditata. E dopo Torino, ora il safari è arrivato anche a Bologna, Milano e Firenze.

2 commenti:

  1. Meraviglia!
    Lo aspetto come fossi una bambina io, sai? Mi sono persa Firenze ma spero che le occasioni tornino.
    Poi adoro Burabacio e i suoi disegni, chettelodicoaffare? :)

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    Risposte
    1. Sì, sì, periodicamente ripetono i percorsi; a Torino sono due, quasi sicuramente faremo anche l'altro.
      Seguili su Facebook, così sarai sempre aggiornata sulle prossime date.

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