giovedì 11 gennaio 2018

Family Time at OGR



Iniziato il nuovo anno e ritrovata la salute abbiamo subito voluto recuperare il tempo passato chiusi in casa facendo la cosa che più preferiamo: visitare posti nuovi insieme.
Il clima non invitava a stare all'aperto così ci siamo diretti alle OGR: le Officine Grandi Riparazioni, maestoso complesso industriale di fine Ottocento nel cuore di Torino protagonista della crescita della città per circa un secolo; trasformato grazie a un importante intervento di riqualificazione da ex officine per la riparazione dei treni a nuove officine della cultura contemporanea, dell’innovazione e dell'accelerazione d'impresa a vocazione internazionale.


In mostra al suo interno fino al 14 gennaio “Like a Moth to a Flame”, come una falena alla fiamma, in collaborazione con la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, che si pone come obiettivo quello di ritrarre la città di Torino a partire dagli oggetti o le opere che i suoi abitanti hanno collezionato.


VV come noi è rimasta molto colpita dal complesso, con le sue aree spaziose e i soffitti alti 16 metri, i muri mantenuti come erano all'origine, così come travi, vetrate e buona parte della struttura.


Le opere sono perfettamente integrate, gli ampi spazi e l'illuminazione studiata permettono di apprezzarle appieno e al loro meglio. Tutto invitava ad essere fotografato per farne ricordo e ognuno di noi ha immortalato la propria opera preferita, o più d'una.

(Una VV poco convinta, nonostante avesse ricevuto il benestare dell'operatore)
Io ho apprezzato particolarmente la gentilezza degli operatori, che hanno accompagnato la nostra visita con il sorriso e che non si sono affatto scandalizzati di fronte alla nostra stupidera, l'arte è una cosa seria, ma questo non significa che debba essere noiosa. Il gioco, se fatto con discrezione, è la migliore forma di apprendimento.

(VV direttore della fotografia: "Ai lati, dritta, senza appoggiarti al muro")
Sono rimasta un po' delusa dall'assenza del bookshop, se ben fatto, per me è sempre un'occasione per scoprire pubblicazioni particolari o oggetti di design originale, oltre che riempirmi gli occhi di cancelleria. Ma mi sono consolata facilmente con una lauta merenda alla caffetteria Snodo, sempre all'interno delle OGR.


Queste sono le cose che mi fanno essere orgogliosa della mia città; non vedo l'ora di scoprire quale sarà la prossima mostra e intanto sogno di riuscire ad assistere anche ad un evento musicale. Mai dire mai...

 (Era stato vietato camminare su queste installazioni che si trovano all'ingresso, non avendo trovato nessun cartello, ne abbiamo approfittato, sia all'entrata che all'uscita)

2 commenti:

  1. E' stato un bellissimo pomeriggio di arte, architettura industriale e merende.
    L'unica nota dolente per il sottoscritto è stata la sconfitta nella gara di Fotografia con la Quattrenne che si è rilevata più abile, ma soprattutto con un occhio più pronto.

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    1. Ho grandi aspettative su di lei, e tu sai perché... ahahah!

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