lunedì 21 marzo 2016

Mamma e papà


La festa del papà è appena passata, quella della mamma arriverà tra poco. “Mamma e papà” di Peter Bently e Sara Ogilvie, per Nord_Sud Edizioni, può essere il classico regalo due piccioni con una fava.
Un racconto che dopo una solo lettura ha conquistato VV e me, sia per le parole sia, soprattutto, per i disegni: precisi, ordinati dettagliati e chiari su semplice sfondo bianco; il testo da leggere non era molto ma prima di poter proseguire nella lettura dovevamo osservarli attentamente nei minimi particolari e VV chiedeva sempre lunghe descrizioni degli stessi. «Qui che cosa fanno?», «E che cosa dicono», e la storia si creava nella storia.
Ad attrarre VV era soprattutto il fatto che sia i genitori che i bambini in questo libro vengono ritratti nei loro difetti, nelle loro marachelle, nei loro punti deboli, nei loro lati peggiori. 
Mamma e papà sgridano, alzano la voce, sembrano dei dittatori.


I bambini rompono le cose, combinano pasticci, fanno marachelle.


Le giornate sono interminabili, sono pesanti, ci mettono alla prova ma, invece di soffermarci ad osservare i lati negativi, questo libro ci invita a cogliere i lati belli e generosi, le cose semplici che ti fanno sorridere, come finire tutti sul divano a farsi il solletico. Concludere i contrattempi con una sonora risata.


O ricordarsi che mamma e papà, nonostante tutto, non vorrebbero mai lasciarti andare, tenerti in un abbraccio senza fine. Questa era la mia pagina preferita, il momento in cui stringevo VV a me ancora più forte, ogni scusa è buona...


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