lunedì 16 marzo 2015

Le belle frasi


E' curioso come dei pensieri che stai avendo tra te e te ritornino a galla in alcune conversazioni, inaspettatamente.
Parecchi giorni fa sfogliavo il diario che ho iniziato quando ero incinta di VV: ho scritto una decina di pagine, in modo intervallato; le ultime scarne righe risalgono al 19 maggio 2014. Poi più nulla.
A un medico che mi chiedeva quando VV ha iniziato le prime lallazioni ho risposto che non ricordavo. Parlando con una mamma della dentizione ho detto: «VV ha messo il primo dente tardi, mi sembra intorno al nono mese...». La tua prima parola è stata mamma, ma non so il giorno in cui l'hai pronunciata per la prima volta. Non ho scritto il biglietto per il tuo primo compleanno. Credo, penso, all'incirca, non ricordo... Non ho scritto nulla bambina mia. Se è mio compito consegnarti la storia della tua infanzia, lo farò in modo molto imperfetto e approssimativo. Mi domando se ti dispiacerà, non avere un diario dei tuoi primi anni di vita.
«Non avrei detto fosse da te» qualcuno ha osservato. Io che amo le parole non ne ho nessuna da consegnarti, ho pensato. Eppure continuo a riempire quaderni: frasi, brani, citazioni, poesie, canzoni. Le parole ci accompagnano, sempre e comunque, solo non sono le mie e non sempre riguardano te, solo te. Eppure, è questo il mio diario ed è lì che ti dovrai cercare, è lì che mi troverai, noi siamo tra quelle parole.

...mia coscienza, mia convinzione, mio pensiero, mio divenire... sei le belle frasi che mi entrano in testa, sei le sottolineature sui libri letti, sei i foglietti pieni di titoli e citazioni...

6 commenti:

  1. Forse non troverà qualcosa di scritto in modo formale, con le date e i disegnini a fianco.
    Forse.....anche perchè non è detto che non lo faccia ancora.

    In ogni caso la stai riempiendo di te, di tue parole e di tue attenzioni, pensieri, sguardi, emozioni.
    E lei ti sta ricambiando di Lei, di quell'esserino che giorno dopo giorno sviluppa il suo Io (da fuori lo vedo già bello presente fin da piccina).
    Ma in fondo, cosa serve dire se Mamma è statao pronunciato a 150 giorni o a 160? Quello che conta e che tanto non esiste modi di mettere nero su bianco, ma solo trovare inciso per sempre nel tuo cuore e nei tuoi ricordi, è l'emozione di averla sentita pronunciare quel suono consapevolmente, come a dire: "è te che voglio, non mi sbaglio".
    Ecco, quello non te lo leva nessuno, fino alla fine dei giorni.

    Beh, lo stesso vale per me :-)

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    1. Spero solo un giorno di riuscire a trasmetterle tutto, o almeno buona parte di questa emozione...

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  2. Ho cercato un "posto" adatto dove metterlo, ma non l`ho trovato. A meno di andare più indietro nel tempo....ma non mi sembrava il caso. http://www.dechiricogalleriadarte.com/mostre/an-art-of-one-s-own-450
    Scegli la tua stanza, e scrivici dentro......il resto non conta.....

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  3. Oh.....è questa la stanza giusta!!!!?????

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