venerdì 10 dicembre 2010

Virginia Woolf

Ho un vago ricordo di me in biblioteca, ma non so spiegare che cosa mi spinse a scegliere quel libro invece che un altro. Forse la memoria si confonde perchè ho l'impressione di conoscerla da sempre e di conoscerla anche piuttosto bene. So con certezza che fu dopo che lessi la biografia "Virginia Woolf" scritta da suo nipote Quentin Bell che mi innomarai di lei e non prima, anche se avevo già letto dei suoi libri.
Dopo la biografia venne la lettura del suo diario, per ben due volte, delle sue lettere e di tutti i libri che la riguardavano che mi capitavano sotto mano.
E' una cotta strana perchè conosco molte cose di lei, ma non ho ancora letto tutti i suoi romanzi; ammetto di trovarli molto impegnativi. Credo che sia solo questione di tempo e che al momento giusto li leggerò.
Nonostante queste lacune, Virginia Woolf è la mia scrittrice preferita. E' anche grazie a lei che è nata la mia passione verso la scrittura e verso tutto ciò che riguarda questo atto.





Scrive il nipote nella biografia:

E' raro trovare un autore che vede  così chiaramente e improvvisamente non la trama o il metodo da seguire per un particolare romanzo, ma l'intero programma per un decennio.

E ne ho trovato riscontro nel suo diario, dove annota idee, titoli, spunti e trame. Si ha così la possibilità di veder nascere un libro e trovo questo processo molto interessante ed emozionante. Provo molta ammirazione per gli artisti e e per l'arte nelle sue diverse forme, e poter consoscere i passi che hanno condotto un'opera ad assumere la sua forma finale mi permette di apprezzarla ancora di più.





In questo quaderno non voglio scrivere nulla che non mi diverta scrivere. Eppure scrivere è sempre difficile... la vanità lo impedisce. Voglio apparire una donna riuscita, anche ai miei stessi occhi...
Penso troppo ai come e ai perchè, troppo a me stessa.

Mi è venuta voglia di rileggere il suo diario. Spero di aver incuriosito anche voi.



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