mercoledì 29 dicembre 2010

C'è posta per me?



Adoro scrivere lettere e mi piace ancora di più riceverle. Non riesco a rassegnarmi all'era di internet, una e-mail non mi da la stessa soddisfazione di una lettera scritta a mano.
E' unica la sorpresa di trovare, in mezzo alla posta, una lettera indirizzata a noi. Unica l'emozione di aprire la busta, stendere il foglio e accingersi a leggerlo, una, due, innumerevoli volte fino a renderlo frusto e consunto. Quindi cercare un momento di calma e silenzio, un momento da dedicare solo alla persona che ci ha scritto e a cui ci accingiamo a scrivere a nostra volta. Completata la lettera, scegliere con cura il tipo di carta (come i quaderni, ho diversi tipi di carta da lettere), pensare a quale sia il più indicato alla persona a cui ci rivolgiamo, quale potrebbe piacere, il più indicato a fare da sfondo alle nostre parole. E poi accingersi a scrivere in bella copia (almeno io faccio così, scrivo sempre prima una brutta copia, non mi piacciono le lettere pasticciate), per ultimo l'indirizzo sulla busta. Una volta spedita, ha inizio l'emozione dell'attesa. Perché a differenza di una e-mail, che viene quasi sempre letta in tempo reale, non si sa invece quando una lettera arriverà a destinazione. E una volta arrivata, quale sarà la reazione? I commenti e sentimenti che le nostre parole susciteranno? E poi c'è una seconda attesa, quella della risposta, perché non si sa se e quando ne riceveremo una, ed è dolce questa trepidazione, questo momento di sospensione.
Adoro scrivere lettere e mi piace ancora di più riceverle, perché così ho la scusa di scriverne altre!

Letters of thanks, letters from banks, letters of joy from girls and boys... and timid lovers' declarations and gossip, gossip from all the nations... Clever, stupid, short and long, the typed and the printed and the spelt all wrong.
Auden

1 commento:

  1. Che bello! Sai cosa sarebbe fantastico? Organizzare uno scambio di questi, un po' vintage ma pieno di buoni sentimenti... :)

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