venerdì 27 maggio 2016

On the Move


Mi ricordo la mia prima gara di atletica leggera come se l'avessi appena corsa ieri: neanche il tempo di avvicinarmi ai nastri di partenza e ho provato per la prima volta cosa significhi il famoso modo di dire «Avevo la salivazione azzerata». Non è un modo di dire, succede davvero. Non è una bellissima sensazione ed è ancora più brutto se si pensa che da lì a pochi minuti io avrei dovuto correre e provate a farlo con la bocca e la gola riarse.
Non ricordo con precisione, ma credo dovessi correre i 1000m; io non sono un corridore da 1000m, nessun bravo allenatore mi farebbe correre quella distanza e ora che mi conosco come atleta non farei mai una gara del genere. A meno che io non voglia fare penitenza ed espiare qualche colpa... Il mio fisico però lo sapeva bene e me lo stava dicendo: 'n do vai? mi urlava. Potete indovinare il mio piazzamento...
Questo per spiegare a me stessa che non avrei dovuto stupirmi di non essere stata troppo agitata martedì sera, perché io sono una lettrice e quella era la mia disciplina: i libri. Emozionata sì, ma questa è una bella cosa, soprattutto dopo, perché ero contenta di come fosse andata la prima serata di Bookcoaching.
Vorrei già condividere impressioni e sensazioni con voi ma io ho sempre bisogno di metabolizzare, e per fare questo ho bisogno di tempo, morto, dove pensare in libertà. Io questo tempo morto non lo sto avendo. Vorrei essere come quei bravi cronisti o giornalisti che assistono a un evento, tornano a casa, o in ufficio, e si mettono subito a scrivere, io non ne sono capace; come con un buon vino, ho bisogno di guardarne il colore, studiarne le sfumature, passare al profumo, assaporarlo in bocca, alla fine ingoiarlo e poi aspettare e vedere l'effetto che mi fa. Tutto questo richiede tempo, che appunto non sto avendo perché sto girando come una trattola, perché domani sarò impegnata a Milano qui, domenica mi hanno chiesto di partecipare in un altro incontro e sto cercando di non trascurare troppo la mia famiglia. Quasi dimenticavo, in tutto questo prima VV e poi io abbiamo anche avuto l'influenza, bella tosta tra l'altro...
Tutto questo papiro per chiedervi un po' di pazienza, che appena riesco torno e vi racconto tutto, perché ci tengo a condividerlo con voi, visto anche il tifo che avete fatto (grazie!).
A presto!

4 commenti:

  1. Questo tuo mini racconto mi ricorda l'esistenza di due tipi d'ansia: quella negativa, legata alle eventi inadatti a noi, e quella positiva, sempre accompagnata dall'eccitazione per le cose belle.
    Io sto vivendo quella negativa, ma sono alla ricerca di quella positiva.
    Quindi, anche se non ti conosco, sono davvero felice che tua sia già nella seconda.
    Aspetto il racconto completo!

    Alice

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  2. Brava brava brava. Ti aspetto ♥
    Un abbraccio
    Francesca

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