lunedì 17 marzo 2014

La vita. Bellissima. Implacabile.

Me lo sono fatta regalare perché speravo che mi aiutasse a risolvere quello che è, dopo l'insicurezza, il mio difetto peggiore: la scontentezza.
I libri curano? Io penso di sì. Magari non ti fanno guarire, ma placano temporaneamente il dolore e ti danno modo di intraprendere il cammino verso la guarigione. Solo che alle volte c'è bisogno di tempo, tanto tempo. Alle volte ti sei avviato, hai fatto i primi passi, ma non lo sai, non te ne rendi ancora conto. E forse questo è un bene. Come nelle diete, i chili è meglio perderli un po' alla volta, che tutti in una volta sola.
Quindi io non lo so, l'effetto che mi sta facendo “Per dieci minuti” di Chiara Gamberale. So che l'ho divorato, l'ho letto in pochissimo tempo.
Apro una parentesi: i capitoli brevi aiutano, è un trucco che gli scrittori dovrebbero utilizzare più spesso, così la scusa «non ho tempo per leggere» cade miseramente. Con i capitoli brevi io leggo ancora di più; ho questo vizio, soprattutto la sera quando sono stanca, di andare a vedere quante pagine mi aspettano e se sono troppe non inizio neanche. Non mi piace lasciare un capitolo a metà. Se le pagine sono poche leggo e poi va finire che: «ma sì, ne leggo ancora uno» e poi un altro, un altro e un altro...
Comunque, dicevo, è stata una lettura piacevole, ogni capitolo una piccola rivelazione. Non è solo la protagonista a provare ogni giorno a fare qualcosa di nuovo, per dieci minuti, sei anche tu a farlo insieme a lei e a provare, anche se per finta, l'effetto che fa. Uno dovrebbe tentare per davvero a fare qualcosa di nuovo tutti i giorni, soprattutto le persone abitudinarie come me... Altra parentesi: ma quanti difetti ho?! Più che una recensione questa si sta rivelando una seduta di auto-analisi! Ma è anche questo il bello no, dei libri? Che ci fanno riflettere, che ci aiutano a comprendere e a comprenderci, che ci fanno sentire meno soli. I libri ci fanno provare qualcosa di nuovo, anche se li leggiamo il tempo di un capitolo, per dieci minuti.

Venendo al mondo, riceviamo in dono uno strumento bello: dobbiamo essere alla sua altezza.
Oltre che bello è delicatissimo, quello strumento: nostro, solo nostro, il compito usarlo con potenza.

Ma sì, si. Eccola.
Mi appare: la vita.
Per tutti.
Implacabile.
Sempre uguale.
Implacabile perché sempre uguale.
La nostra vita sempre uguale.
Bellissima.
Implacabile.

E penso a quello che ho vissuto, a quello che vivrò, a quello che sto vivendo adesso.
Perché nelle infinite semplificazioni con cui crediamo di metterci in salvo e dentro cui invece ci perdiamo, c'è una cosa, una soltanto, che non può venirici dietro, che non possiamo ingannare.
Questa cosa è il tempo.
Che è qualcosa di pochissimo, se siamo felici.
E' qualcosa di tantissimo, se siamo disperati.
Comunque sta lì.
Con una lunga, estenuante, miracolosa serie di dieci minuti a disposizione.

8 commenti:

  1. Ho sentito parlar molto bene di questo libro che non ho (ancora) letto. Per quanto riguarda i capitoli corti, anch'io faccio come te, e quando sono troppo lunghi cerco di finire almeno un paragrafo, tuttavia i capitoli troppo corti, con tante pagine bianche in mezzo mi insospettiscono: spesso sono furbetti per arrivare a un maggior numero di pagine. Vorrei avere un'idea forte come questa sulla quale basare l'intera vicenda, ma queste sono illuminazioni che non tutti hanno. Un bacione Sandra w i libri sempre

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    1. Credo che l'autrice abbia preso spunto da una vicenda autobiografica; è stata molto coraggiosa ad esporsi così.

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  2. Io mi annoio facilmente ed i libri mi aiutano ad evadere, a cambiare, a viaggiare, a ....
    Un libro che dà uno spunto così non si può certo trascurare.
    Bene, messo in lista. Grazie mille per la segnalazione.

    Quanto ai difetti, non sentirti sola: io ti faccio certamente compagnia. ;)
    Martina

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    1. Prego Martina. Fammi sapere che ne pensi, una volta letto.
      Abbiamo molto in comune, quindi, anche i difetti! :-)

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  3. Grazie per lo spunto alla lettura innanzitutto. E in quanto ad abitudini che dire, credo che tu ti sia "creata" un'ottima e splendida causa di variabilità di vita che sicuramente ti aiuterà ed obbligherá a sperimentare infinite novità tra le tue abitudini! ;-)

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  4. Ti seguo. Avrei voglia di scriverti mille cose, ora, ma ho l'anima troppo in subbuglio, ora, per varie ragioni, quindi rimando. Però volevo farti sapere che ci sono anch'io!
    Grazie di questo post :)

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    1. Grazie a te, lettrice silenziosa, per "essere uscita allo scoperto".
      Ti auguro di trovare presto un po' di serenità.

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