Le pause tra le parole si allungavano, quando per un attimo veniva meno lo slancio che consente al pensiero di trasformarsi in linguaggio, e sbocciava in me una nera chiazza di apatia. Suppongo sia questo l'ostacolo contro il quale ho lottato più spesso nella mia vita di scrittrice, … la tendenza a cedere a una risacca di mutismo. In quel periodo però restavo spesso sospesa in quegli istanti, che diventarono più duraturi e più vasti, e a volte mi riusciva impossibile avvistare la sponda opposta. E quando infine la raggiungevo, quando finalmente una parola mi veniva incontro come una scialuppa di salvataggio, seguita da un'altra e un'altra ancora, le accoglievo con una lieve diffidenza, un sospetto che prendeva piede e non si limitava al mio lavoro. E' impossibile nutrire sfiducia verso la propria scrittura senza risvegliare una più profonda sfiducia in se stessi.Nicole Krauss
mercoledì 5 dicembre 2012
Scialuppa di salvataggio
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
l'ultima frase mi sembra incredibilmente attuale per me!!!
RispondiEliminasandra frollini
Sono più che sicura che si tratta solo di una fase, presto arriveranno le scialuppe e raggiungerai velocemente l'altra sponda.
EliminaHo sempre creduto che la scrittura fosse una grande risorsa. Un'ancora di salvezza quando pensavo di eesere perduta. E' così che è stato per me. Lei mi è venuta incontro, parola dopo parola, come una scialuppa. Non ero finita, non ero perduta, ho trovato dove non avei mai pensato di cercare.
RispondiEliminaGrazie per avermi fatto ricordare cosa significa scrivere, nel bene e nel male.
Raffaell
E' vero, a noi non resta che aspettare e poi... "le parole verranno"! :-)
Elimina