martedì 22 maggio 2012

Do the Write Thing

Ho quaderni su quaderni dove ricopio, trascrivo, riporto frasi e brani riguardanti la scrittura quasi volessi, così facendo, carpire l'ingrediente segreto di ogni scrittore. In questo modo è nata l'idea di ospitare qui, sul mio blog, chi nella cucina della scrittura ci lavora quotidianamente, dove cuochi-scrittori ogni volta diversi condivideranno con noi le loro ricette. Buon appetito a tutti!



 
Ad inaugurare, quella che spero diventi una piacevole consuetudine, è Ilaria del blogFrollini a colazione” autrice, col nome de plum Sandra Faè, dell'omonimo libro pubblicato da Excogita Editore. Grazie per aver accettato con entusiasmo la mia proposta e benvenuta!
Un mese è mezzo fa circa, sono stata colpita da un forte dolore al braccio sinistro, drammatica come sono ho subito pensato "mi sta venendo un infarto!" L'infarto non è arrivato, ma non è passato neppure il male (stiamo approfondendo, è un problema di cervicale) e una sera ho dovuto smettere si scrivere al pc da tanto era insopportabile. Ho pensato che non potevano farmi (anche) questo: portarmi via la scrittura. La tipica domanda alla quale un autore deve rispondere è sempre "quando hai cominciato a scrivere?" Io ho cominciato a scrivere quando ho imparato l'alfabeto. I miei quaderni delle elementari sono pieni di teneri racconti e la mia insegnante mi ha sempre esortata a far volare in alto la fantasia! Credo che un buon scrittore, e io ambisco a diventarlo, debba essere un lettore forte, critico, capace di entusiasmarsi per un libro altrui.
Conosco i miei limiti, posso migliorare, ma naturalmente anche senza citare Dante o Shakespeare, ci sono autori inarrivabili e questo non mi angoscia per niente. Sono felice che esistano libri tanto belli, perché ho la possibilità di amarli. Deve essere ben triste sapersi il migliore, ed essere costretto a leggere sempre qualcosa che tu avresti potuto scrivere meglio! I libri, ho scritto nel mio blog, mi arredano la casa e la vita. Amo i libri e gli scrittori, adoro parlare con gli scrittori. Anni fa ho avuto la fortuna di chiacchierare con Jeffery Deaver quello del collezionista di ossa per intenderci. Che persona! Pensate mi trovavo alla presentazione di un suo romanzo alla libreria del Giallo a Milano, un gioiello di libreria costretta a chiudere per l'aumento dell'affitto, una tristezza, ebbene mentre attendo l'inizio della serata cosa vedo su uno scaffale? Un'antologia con un mio racconto! Pazzesco un colpo al cuore, una gioia travolgente. Si trattava di un concorso indetto dal giornale free press Metro, patrocinato dall'Università di Roma, il mio racconto arrivò in finale, nonostante gli oltre 500 partecipanti, e fu incluso nel libro. Avevo immaginato chi fosse Una Bomber, il bombarolo del nord-est che ha messo ordigni nei prodotti del supermercato per anni. Avevo ipotizzato che la sua prossima mossa sarebbe stata quella di piazzare una bomba in un tribunale. Solo che poi Una bomber l'ha fatto veramente! Mia madre andò in panico, pensò che se il racconto fosse finito nelle mani della polizia, mi avrebbero interrogata. Avevo solo lasciato in alto la mia fantasia, arrivando a prevedere le mosse del serial killer. La mia maestra sarebbe molto orgogliosa di me!
La lettura e la scrittura mi prendono la mano. E' sempre stato così, e deve esserlo. Occorre scrivere quando l'esigenza urla dentro di te, e va appagata, come un bisogno primario. Se così non è lo si percepisce, il lettore esigente lo sa, e ti cataloga come "commerciale".
La scrittura va assecondata, soprattutto nella prima stesura, quando si va un po' ad istinto. Finita questa fase inizia il rigore. E non si scherza più. E' fatica, sangue,blocchi e paura. Le idee sono ovunque, basta avere gli occhi. Scrivo prevalentemente di sera, e questo non aiuta affatto. Lavoro a tempo pieno, mando avanti una casa, ho una buona vita sociale, genitori non giovanissimi, un marito insomma il tempo è quello che è, si sa. Il mio primo romanzo l'ho buttato giù nell'agosto 2004 quando ero una single a Milano da sola, un po' annoiata, è stato lì per anni, fino a che ho incontrato Luciana Bianciardi ad un concorso di racconti, ero in finale, io e lei ci siamo piaciute, le ho proposto il manoscritto, mi ha fatto l'editing che ho pagato profumatamente non mi vergogno a dirlo, perché questa si chiama collaborazione artistica, se poi per altri significa "pagare per pubblicare" è affar loro. E ormai sono 2 anni che il romanzo è uscito. Ed è ancora all'ottavo posto nella classifica di tutti i titoli pubblicati da ExCogita, che sono oltre 200!
Solo che ora vorrei evitare di pagare un nuovo editing, credo che sia stato un ottimo trampolino, un buon modo per rompere il ghiaccio, ma non può diventare "la regola". Per cui mi sto guardando in giro, in cerca di un contratto migliore rispetto a quello che ExCogita mi ha già fatto per il nuovo romanzo che è pronto. Spero di farcela a breve. Poi sto scrivendo altre cose, ho un sacco di carne al fuoco. Spero solo che non bruci, e di poter offrire una bella grigliatona a chi mi segue sempre con tanto affetto nel mio blog!!

13 commenti:

  1. Bellisssssima presentazione. Grazie
    L'immagine e il gioco di parole sono sublimi.
    Ti adoro, in pausa faccio il contropost.
    Sono profondamente colpita!

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  2. Sono proprio contenta ti piaccia! La foto è mia, fissata come sono, potevo non comprarmi quei bocconcini di pollo a forma di lettere?! Mi cibo di parole... :-)
    Ancora grazie per aver accettato di scrivere un guest-post.

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  3. Bel post e bel blog.
    Conosco Ilaria e ora, grazie a lei, conosco anche te.
    Se ti va puoi venirmi a trovare qui:http://mogliemammadonna.blogspot.it/
    o qui: http://librieparole.blogspot.it/
    Cri

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  4. Grazie Cri, verrò sicuramente a trovarti.
    Francesca

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  5. Arrivo dal blog di Ilaria, bellissimo post!

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  6. Grazie! Ma il grosso del merito va a Ilaria.

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  7. Bella intervista e bel blog: complimenti! Come vi invidio: in voi arde il sacro fuoco della scrittura... io mi accontento di leggere... ma è un gran bell'accontentarsi.

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  8. Alla domanda: "Cosa ti piacerebbe fare nella vita?" rispondo sempre: "Leggere". Mi accontenterei anch'io!

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  9. Scopro un nuovo blog e una parte della nostra autrice! Complimenti ad entrambe.

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  10. Bellissima l'idea di carpire l'ingrediente segreto di ogni scrittore, è qualcosa che piacerebbe fare anche a me... Probabilmente ognuno ha il suo personale tocco magico, quel nonsoché che trascina nella lettura. Complimenti per il blog e complimenti anche a Sandra, che ammiro per il suo grande entusiasmo che contagia :)
    Se vuoi venirmi a trovare, io sono su http://animadicarta.blogspot.it

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  11. Grazie animadicarta, ti verrò a trovarti sicuramente. Già dal nome che hai scelto sento che abbiamo qualcosa in comune... :-)

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  12. Leggo questa invervista solo dopo avere avuto occasione di conoscere Sandra in carne ed ossa (molte ossa e poca carne, la ragazza è davvero una sottile signorina) ed è una stranissima sensazione: ci ritrovo motlo di lei, e immagino quanto leggo detto con quella velocità di parlata che è la sua, di Sandra.
    Bellisima scoperta,e anche grazie a te, Francesca.

    Garzia

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  13. Invidia e gelosia per il vostro incontro... ma anche quelli nella blog-sfera non sono niente male! :-)

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