Ricordo quanto amassi il tuo lavoro e la passione con cui lo svolgevi: ricevevo tue e-mail ad orari impensabili e spesso non ti accorgevi che l'ora di pranzo era passata da un pezzo.
Sento ancora il brivido del panico lungo la schiena quando mi chiedevi di cercarti un indirizzo o un numero di telefono su La Lurida, la tua rubrica piena di contatti preziosi... e illeggibili!
Ogni volta che prendo in mano le forbici ricordo i piccoli lavori manuali in preparazione degli eventi che organizzavi o a cui partecipavi. Non ero brava a tagliare dritto e... ancora non ho imparato.
Ho ben impresso il tuo sorriso che mi accoglieva ogni mattina, accompagnato dal sempre allegro: “Ciao Ciccia!”. Ancora mi mette di buon'umore.
Non vedo l'ora di rincontrarti domani, Dada, tra le tue parole.
(via Il Leone Verde Edizioni)
Sono vivo. Fino al midollo. Ne ho la prova. Perchè...è? Sono in grado di emozionarmi grazie alle parole che verranno ... grazie
RispondiEliminaMa grazie a te...
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