martedì 30 agosto 2011

Touchè

Il libro di cui sto per scrivere l'ho ricevuto in regalo. Neanche il tempo di scartare il pacchetto che la persona che me ne stava facendo dono si è sentita in dovere di aggiungere, forse per giustificarsi, " Non so se ti piace leggere...". Da qui si deduce che il donatore, anzi, la donatrice in questione non mi conosce affatto. Non nascondo di esserci rimasta un po' male all'idea di poter sembrare una persona che non legge, forse mi sono anche un po' offesa. Sconcertata mi sono domandata come fosse possibile!
La seconda cosa che mi sono chiesta è perchè la scelta fosse caduta proprio su quel libro. Giorgio Faletti è un autore che si regala a un non-lettore? Fino ad ora non avevo ancora letto nessuno dei suoi libri, al punto che pensavo scrivesse gialli. Quando ho iniziato a leggere "Appunti di un venditore di donne" ho scoperto di essermi sbagliata, non è un giallo. Ma cos'è? Perchè non sono sicura di saperlo catalogare bene, a mia di scolpa posso solo dire che non sono una grande lettrice nè di gialli, nè di thriller.
La lettura è sempre stata accompagnata da un leggero fastidio. Il protagonista è il solito figo a cui ne capitano di tutti i colori e che gli va sempre bene, tranne una volta, ma nonostante questo non riuscivo a provare simpatia per lui. Anche nella scrittura di Faletti c'era qualcosa che mi urtava, forse un po' troppo farcita per il genere di storia.
Però l'ho letteralmente divorato, non riuscivo a posarlo, volevo capire, sapere come andava a finire. Sotto gli sguardi divertiti di chi, sapendo i miei pregiudizi, mi diceva "Ma allora ti piace!". Touchè...

5 commenti:

  1. faletti è un po' così, considera amicone di Jeffery Deaver un grandissimo che ho avuto la fortuna di conoscere personalmente. Faletti è un furbacchione cha ha capito come gira il mercato e aveva la giusta fama per ciò che ha fatto come cabarettista x sfondare in automatico coi libri.
    C'e di peggio sia chiaro, ma gli scrittori sono altri, questo ovviamente è solo il mio parere.
    Devo fare un post su Deaver, e uno sui regali poco azzeccati. baci

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  2. Non ho letto nulla di Deaver. E' il genere in sè ad attirarmi poco.
    Sui regali poco azzeccati ci potrei fare un blog intero!

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  3. domattina esce il mio post su PD James, sempre gialli ma è riduttivo chiamarli così. Aspetto il tuo commento : ) x quello sui regali + sotto data col mio compleanno (dicembre) baci

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  4. Ciao mi presento: sono Bluemoon, accanita lettrice di romanzi! :-) Complimenti per il tuo blog! A proposito di Faletti: una mia amica mi fece scoprire Deaver con "La lacrima del diavolo". Genere per me nuovo , ma che mi piaque subito e che letteralmente divorai, seguito da altri suoi libri (non tutti con lo stesso gradimento).
    Poi mi regalarono, appunto, Faletti, il primo che scrisse. Beh.... ha scopiazzato spudoratamente diverse idee da Deaver. Certe strategie di scrittura, come l'alternanza di capitolo in capitolo del punto di vista del protagnista e antagonista ad esempio, o giochi grafici per sottolineare un'azione secondo lo stile cinematografico (es: il "click" col punto a capo diverse volte come se si fotigrafasse al rallentatore una scena) e tanti altri espedienti originali in Deaver e scopiazzati da Faletti.
    Ho letto i primi tre di Faletti (poi basta però...) e tutti e tre seguono gli espedienti già visti in Deaver che catturano, ma chi conosce Deaver , non può che provare il "deja vu". In ogni caso le storie sono avvincenti e si, come hai detto tu, ti viene proprio voglia di leggere una pagina dopo l'altra:-) Prova però anche con il libro di Deaver ;-)
    ciao Bluemoon

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  5. Benvenuta Bluemoon! Grazie per avermi consigliato Deaver, mi rendo conto che ho molte lacune nel settore gialli/thriller...
    E grazie per essere passata a trovarmi!
    Ciao, Francesca

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