Cominciamo a scegliere le parole
riordinando i pensieri e le idee.
Ogni scelta è fatta con cura,dettata dal senso della misura.
I pensieri oscuri vengono offertialla luce della ragione;gli echi ripercorsi sino alla fonte.
E come seguire un ramoper trovare la foglia vibrante,come risalire un fiume per scoprirne la sorgente.
Il poeta fa luce nell'oscurità profonda,che questo significhi rendere facileil difficile, o difficile il facile.
Perciò la tigre può far tacere altre belve,il drago disperdere in onde terrificantigli uccelli spaventati.
Quando scriviamo, il viaggioè a volte facile e scorrevole,a volte arduo e faticoso.
Placare le acque scure del cuore;cogliere dai pensieri profondiil giusto nome delle cose.
Il cielo e la terra sono catturati in forma visibile:ogni cosa emergedall'interno del pennello.
All'inizio il pennelloci inaridisce le labbra, ma presto,intinto, si bagna.
La verità è il tronco dell'albero;lo stile dà un bel fogliame.
Emozione e ragione non sono due:occorre leggere ogni sfumatura del sentire.
Nel trovare la vera gioia, si sveli il riso;nel dolore, si identifichi ogni sospiro.
A volte le parole si offrono spontanee;a volte sediamo in silenzio,mordendo il pennello.
Lu Ji
mercoledì 6 aprile 2011
Il giusto nome delle cose
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
uaaaaaaau, mi mette calma questa poesia, evoca in me immagini di ordine e pulizia, verità, essenzialità e limpidezza.
RispondiEliminagrazie ^^
Mi fa piacere ti sia piaciuta.
RispondiEliminaIo non sono mai stata una grande lettrice di autori cinesi o giapponesi ma, ultimamente, sto incominciando ad apprezzare molto il loro "sguardo".