lunedì 23 luglio 2018

L'estate in cui ho letto...


Da un paio di anni a questa parte ho preso un'abitudine: complice la nascita di Vittoria e il conseguente meno tempo da dedicare alla lettura, ho iniziato ad aspettare l'estate per leggere i libri più lunghi o più impegnativi. O meglio, aspetto di andare in montagna, dove a differenza dei viaggi mi concedo del vero e proprio sano ozio; così c'è stata l'estate di “Anna Karenina”, l'anno scorso “Guerra e pace” e quest'anno, chi lo sa di chi sarà questa estate...
Però so con certezza che questa usanza iniziata da poco e per puro caso mi sta piacendo molto, sembra quasi amplificare il godimento della lettura; il piacere dell'attesa lunga un anno che provi quando aspetti di ritornare in un determinato posto, ora si è trasferito anche ai tanto amati libri.
Innumerevoli sono i volumi che giacciono in attesa di essere sfogliati solo perché troppo lunghi o troppo impegnativi, perché temiamo di non avere abbastanza tempo o concentrazione o mente fresca durante l'anno, quando le infinite incombenze della vita quotidiana assottigliano le nostre energie. Eppure ci sarebbe tanto piaciuto leggerlo...
Ecco, è giunto il momento, il periodo dell'anno in cui davvero fermarsi e fare qualcosa che si è rimandato per troppo tempo, per leggere quel libro che a lungo ci ha atteso.


(Paul Auster è, senza alcun dubbio, il mio scrittore americano preferito. Questo libro è lungo “solo” poco più di 900 pagine e lo leggerei in inglese)


(Questo cofanetto contiene i quattro volumi in una lussuosa edizione rilegata in pelle, per un totale di 1.728 pagine)


(Questo libro è lungo poco più di 200 pagine, ma con una scrittura molto complessa e lo leggerei nella sua lingua originale. Inoltre Virginia Woolf lo scrisse quando aveva l'età che ho io ora)


Volete divertirvi e provare a vedere se riuscite ad indovinare quali tra questi libri leggerò in montagna?

2 commenti:

  1. Io voto per Virginia!
    Cosa penso della tua selezione?
    La saga dei Cazalet me la sono letta tutta, mi è piaciuta, solo negli ultimi volumi ho un po' perso l'entusiasmo dell'inizio. Merita se ti piacciono le grandi saghe, gli intrecci familiari, il ritrovare atteggiamenti e modi di qualche parente: ci sono talmente tanti personaggi interessanti che sicuramente - come è successo a me - troverai anche tu qualcuno della famiglia che gli somiglia... :D

    De L'amica geniale ho sentito talmente tante volte parlare che non mi fa proprio voglia: ho sviluppato una specie di allergia verso quello che è troppo in voga, preferisco che il tempo faccia la sua parte e che, spente le luci, si posi la polvere e venga fuori la storia. Che magari merita davvero, perché no?

    Auster. Ne ho diversi in lista ma non lo conosco per nulla e non l'ho ancora affrontato, sto aspettando il suo momento che a quanto pare non è ancora arrivato.

    Di leggere Virginia invece sarei assolutamente curiosa, anzi, l'ho già messo in lista dopo averlo conosciuto, qui qualche istante fa :)

    Dai che sono curiosa, come andrà a finire?

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    Risposte
    1. Le saghe mi piacciono molto, quindi penso proprio che i Cazalet facciano al mio caso; ma capisco anche il tuo rifiuto verso i libri di cui si è sentito parlare troppo come la Ferrante. Ricordo di aver pensato "E ve bene, leggiamoci questo Codice da Vinci...", per poi aver conferma che facevo bene a non leggerlo.
      Paul Auster e Virginia Woolf sono i miei scrittori preferiti, quindi non posso non tifare per loro...
      Svelerò quale sarà il mio libro dell'estate 2018 a breve, ancora un po' di pazienza. ;-)

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