lunedì 24 luglio 2017

Ciò che amate fare


L'estate in cui VV è nata non avevamo programmato nessuna vacanza; fortuna vuole che i miei genitori affittino da anni una casa in montagna e, con una neonata, ci è sembrata l'idea migliore limitarci a godere il fresco dei monti e le coccole dei nonni. Quella successiva, oltre al soggiorno montano, abbiamo affittato per una settimana una casa al mare: VV era nel pieno di pappette e passati e ci era sembrata un'ottima soluzione quella di essere indipendenti per la preparazione dei pasti e la gestione delle sue esigenze (nanna compresa). Con il compimento del secondo anno ci siamo sentiti pronti per il grande salto verso le strutture alberghiere attrezzate per le famiglie: pensione completa, aree gioco, cucine per riscaldare biberon e pappe a qualsiasi ora del giorno e chi più ne ha ne metta. Ad agosto abbiamo anche affrontato il primo grande viaggio a Berlino. Ve ne ho raccontato QUI.
Perché, a parte la montagna e il viaggio a Berlino, le altre vacanze si sono rivelate in parte dei fallimenti? Perché non erano le nostre vacanze. Ho sempre detto che una vacanza dove devo pulire e cucinare per me non è una vacanza, preferisco fare qualche giorno in meno piuttosto che dover pensare a questo tipo di cose, così come non sono mai stata una persona da pensione completa, ma non critico chi ama questo tipo di viaggi, per carità. Semplicemente avevamo scelto mete e modalità che pensavamo e ci eravamo sentiti dire fossero più adatte per una bambina piccola, ci eravamo adeguati e così facendo snaturati.
Mi capita spesso di leggere articoli o post che danno consigli su che cosa si può fare o meno con i bambini, a seconda dell'età e pur trovando spunti e suggerimenti utili, tutti si dimenticano un particolare importante: continuate, per quanto possibile, a fare quello che vi piace fare. Non sottovaluto l'importanza e il peso che può avere il carattere e l'età del bambino sulla possibilità di svolgere alcune attività, ma se quelle stesse le si sono fatte da quando è nato, più alte sono le probabilità che si abitui a farle.
Con la nascita di VV, mio marito ed io non abbiamo mai smesso di andare a cena o a pranzo nei ristoranti, abbiamo continuato a visitare mostre e musei, abbiamo sempre trascorso lunghe giornate fuori casa, passeggiando, scoprendo angoli nascosti di Torino o paesini della provincia, curiosando tra bancarelle e fiere. Fare queste cose qui o in Scozia, ad esempio, non è una grossa differenza per VV. Ma se VV non vivesse tutto questo come parte della sua quotidianità, come nostro modo di vivere, sono sicura avremmo incontrato molte più difficoltà.
Tutto questo per darvi il mio semplice ma alle volte non così scontato consiglio per le vacanze: con o senza figli, in famiglia, con gli amici (anche a quattro zampe) o da soli, che sia un viaggio zaino in spalla, stare chiusi in casa a dormire sul divano, andare nella stessa pensione di mare degli ultimi dieci anni, fate ciò che più amate fare. Alte sono le probabilità che, così facendo, le vostre vacanze saranno un successo.

Come trovare un campo da gioco in qualsiasi destinazione.

4 commenti:

  1. Ho visto l'ultima foto su Instagram: voi in una libreria. Mi sa che la vacanza procede come amate voi :)

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  2. Concordo in pieno!
    Lo abbiamo fatto fatto anche noi, prima con Nina e poi con tutti e due... le vacanze che amiamo fare... faticose, ma sempre soddisfacenti. Viaggi itineranti, in città, mare e montagna, viaggi all'estero e placide giornate di campagna, quello che fa stare bene noi ha fatto bene anche ai bambini e insieme abbiamo fatto scoperte bellissime.
    Ti abbraccio
    Francesca

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    1. Faticose, è vero, ma è proprio la stanchezza che piace a me.
      Contenti i genitori, contenti i bimbi, contenti tutti!

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