mercoledì 4 febbraio 2015

Le mani di papà


Il caso ha voluto che proprio uno dei primi libri che ho preso per VV, quando le ho fatto la tessere della biblioteca, fosse quello premiato da “Nati per Leggere” nel 2014. Da lì a breve sarebbe stata la festa del papà e mi era sembrato carino scegliere “Le mani di papà” di Emile Jadoul. Lo confesso, l'ho preso proprio e solo per questo motivo: a mio parere storia inesistente e disegni discutibili. VV l'ha adorato. Col senno di poi credo di aver capito che il libro fosse disegnato dal punto di vista del bambino e che lui, le mani del papà, le veda proprio così. Ma magari mi sbaglio...
Il libro è stato premiato «per la delicatezza con cui gli autori raccontano come le mani di papà sanno accogliere, divertire, rassicurare, aiutare a crescere e avvolgere in un tenero abbraccio mamma e bebè». 
Da questo ho dedotto che non capisco nulla in materia di letteratura per i bambini e ammetto che la cosa non mi piace affatto; vorrei essere in grado di scegliere i libri più adatti per VV e non quelli che attraggono me, ma soprattutto vorrei non farmi influenzare dal marketing, visto che le pubblicazioni più pubblicizzate sono quelle legate ai cartoni animati e noi la televisione non la guardiamo (se volete sapere cosa ne penso su quest'ultima fatemelo sapere e scriverò un post a parte).
Così sono doppiamente felice di sapere che esistono iniziative come quelle di “Nati per leggere” e sicuramente in futuro cercherò di farmi consigliare di più dai miei bibliotecari di fiducia. Voi, cosa mi suggerite per sopperire alla mia ignoranza?

P.S. E fu così che si scoprì che VV è più avanti di me nella sua Reading Resolution List...

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