E poi arriva il giorno in cui ti rendi conto che hai tempo. In cui non sei ancora in pigiama e non ti sei lavata neanche i denti e la faccia ed è già mezzogiorno. Quando nella tua testa risuona la voce della pediatra che dice: «Uscire tutti i giorni, almeno un'ora al mattino e una al pomeriggio» e tu senti che prenderai un brutto voto sulla pagella di mamma. Arriva il tempo in cui non hai più il cuore in gola perché sì, lei ora sta dormendo, ma potrebbe svegliarsi quando meno te lo aspetti e soprattutto potrebbe piangere, di quel pianto inconsolabile, che ti spezza il cuore, ti manda in confusione e tu non sai fare altro che piangere insieme a lei.
Hai il tempo di guardare gli scaffali della libreria e azzardare il pensiero che, in fondo, potresti provare a leggere qualche pagina. Quindi ti metti alla ricerca del libro adatto, perché ora hai il tempo di leggere ma chi può sapere come e quando ti ricapiterà di nuovo quest'occasione. Deve essere un libro non troppo complicato così che quando lo riprenderai in mano dopo chissà quanti giorni non avrai scordato tutto; una lettura leggera in modo da superare la stanchezza e il sonno diventati ormai compagni perenni delle tue giornate e che ti faccia venir voglia di continuare a leggerlo, così da preferire lui a una bella e sonora dormita.
Incominci a prendere a caso dei volumi e sulla copertina di uno di questi leggi “Due destini umili e delicati attraversati da un amore tormentoso” e pensi che una storia d'amore fa proprio al tuo caso, se poi è scritta da Carlo Cassola metti anche a tacere il lato snob di lettrice che ti rimprovera di perdere tempo con libri poco impegnati.
Ancora incredula, stupita, quasi sicura che appena poserai gli occhi sulle prime parole sentirai il tanto temuto pianto, inizi a leggere e non ti fermi più. Il pianto arriva ma solo perché è arrivata l'ora della poppata, finita la quale decidi di leggere ancora un po' e poi ti dici ancora un altro po' e alla fine decidi che quel giorno, oltre ad occuparti della bambina, non farai altro che leggere e così è stato.
Grande Cassola! E fantastica iniziativa quella di preferire la lettura al sonno, direi non da sottovalutare. un abbraccio speciale a te e a VV
RispondiEliminaIn questo caso ne è valsa la pena!
EliminaRicambiamo l'abbraccio.