Sono nuovamente a parlare di “Donne che corrono coi lupi” perché penso davvero che tutte le donne dovrebbero leggerlo ma qualcuno mi ha chiesto, implicitamente, di cercare di essere un po' più convincente (un sorriso Clara).
Pensavo di “scafarmela” scopiazzando un paio dei brani che più mi hanno colpito del libro ma, rileggendo le parti sottolineate, mi sono accorta che non solo quelle frasi parlano a me soltanto, ma che si rivolgono alla me di adesso. Se tra sei mesi, un anno, lo rileggessi ho la certezza che sottolineerei altri brani, altre parole, perché sarei in un punto diverso del mio cammino.
E' un libro che si rivolge solo a noi donne, è scritto per noi, è un libro che fa riflettere, che ci aiuta a raggiungere maggiore consapevolezza di noi stesse. Non da regole, non è un manuale, dice semplicemente le cose come stanno, sta a noi decidere che cosa vogliamo fare, come e quando.
Così di brano ne ho scelto solo uno, che dice tutto e niente, ma che vuole essere il mio invito:
C'è una semplice porta che attende di essere valicata: dall'altra parte ci sono piedi nuovi. Varcatela, dunque. Strisciando, se necessario. Smettete di far chiacchiere e di lasciarvi ossessionare. Fatelo e basta.Nulla fa risaltare la luce, la meraviglia, il tesoro, quanto l'oscurità. «Non temere di “non sapere”». Seguire il richiamo anche quando non abbiamo la più pallida idea di dove andare, di quale direzione prendere, e per quanto tempo... Andare è difficile, è davvero difficile rinunciare a quello che ci ha tenuto tanto occupate, e andare.
Io sono già dall'altra parte :-) Si può fare!
RispondiEliminaCiao
Francesca
Lo leggerò, prima o poi. Lo vorrei leggere in inglese, penso che me lo regalerò :-)
RispondiEliminaGrazie per il post
Fai bene a leggerlo in lingua originale, in alcui punti non "suonava" bene...
RispondiEliminaPoi mi devi far sapere le tue impressioni.
Grazie a te.
Francesca
Un brano bellissimo, un invito bellissimo. Senza paura, andare.Grazie
RispondiEliminaRaffaella