mercoledì 30 settembre 2015

Una cosa che non avevo mai fatto


Questa estate ho fatto una cosa che non avevo mai fatto prima.
VV ama molto leggere i libri e farseli leggere; arriva ad impararli a memoria e forse è proprio questo il suo scopo. Le piace così tanto che sovente capita che siamo noi per primi a dire: «No, dai, giochiamo un po'». Bello leggere eh, ma quando diventa troppo ripetitivo, lo stesso libro trilioni di volte, diventa per assurdo, per quanto si ami la lettura, noioso.
Fino a questa estate però, VV non mi aveva mai vista leggere. Sapeva che leggevo perché vedeva i libri sul comodino (puntuale come noi timbriamo il cartellino al lavoro, lei toglie il segnalibro, tutte le volte che ci capita davanti) ed era consapevole fossero i miei, ma non ne avevo mai aperto uno con lei presente. Non posso dire che non mi era possibile farlo perché non ci avevo neanche mai provato. Semplicemente, ingenuamente, davo per scontato fosse una di quelle cose che non sarei riuscita a fare con lei. Avevo relegato la lettura ai momenti in cui VV dormiva.
Questa estate però, senza motivo se non che avevo voglia di farlo, un giorno ho preso il libro e le ho detto che mamma avrebbe letto un po'. Lei non ha avuto nulla da obiettare anzi, ha aggiunto: «Leggo anch'io» ed è andata a prendere alcuni suoi libri per poi venire a sedersi vicino a me. Se sono rimasta stupita? Altroché! E mi sono anche data della sciocca per non averlo fatto prima; quante occasioni andate perse!
Non immaginatevi lunghe ore a leggere, spesso e volentieri vengo interrotta, leggo la stessa frase cento volte, perdo il filo e torno indietro ma pensate la mia gioia quando lei per prima un giorno mi ha detto: «Facciamo un po' di lettura?». Ci sono quindi anche giorni fortunati, in cui a lei basta avermi lì, accanto a lei, anche se sono immersa in un libro, e a me è sufficiente leggere anche solo un paragrafo per ricaricarmi, sentire di aver dedicato del tempo a me ed essere pronta al cento per cento per dedicarmi a lei. Basta così poco...
Riflettevo, allora, su chissà quante volte ci imponiamo dei limiti che non esistono, rinunciamo ancora prima di provarci, vediamo steccati dove non ci sono. Soprattutto, pensavo a come ho sbagliato sottovalutando VV e la sua capacità di comprendere, di auto intrattenersi, di essere autonoma, di imparare dal mio esempio, di apprezzare la mia presenza anche se non mi sto dedicando al cento per cento a lei. Spero di aver imparato da questa esperienza e di non commettere più errori simili in futuro. Per me e per VV.

Le più belle parole sono i fatti.

6 commenti:

  1. Questo è un post perfetto: nei contenuti e nell'obiettivo raggiunto. Leggere sul letto e/o divano insieme ahhhh che bello! sandra

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  2. Avere più tempo per leggere e farlo in compagnia, evviva!

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  3. "Le più belle parole sono i fatti."

    E hai detto tutto, saggia ragazza!

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  4. bellissimo questo post!! devo provare anch'io...prima ero una lettrice seriale, adesso fatico a ritagliare il tempo ma così sarebbe davvero il massimo!!

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    1. Grazie. Provaci e fammi sapere come va. In bocca al lupo!

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