E
così è arrivato l'autunno. Programmi? I buoni propositi li abbiamo
già condivisi; idee invece su come trascorrere questa nuova
stagione? Ci pensavo e ripensavo, a quello che ci aspetta, le cose
belle come i colori infiammati delle foglie, le castagne, il piacere
di indossare i primi maglioni, quello di accoccolarsi sotto una
coperta, tenere in mano una tazza fumante di tè. Ma anche gli
aspetti brutti come le giornate più corte, il brutto tempo, i primi
malanni (qui non abbiamo perso un attimo, il raffreddore ha bussato
alla porta la sera della vigilia), la minore possibilità di stare
fuori. In mezzo a tutto questo, per me, si prospettano settimane
impegnative, un cammino fatto di incognite, passi incerti e un po' di
affanno. Basta poco per soccombere, per vedere solo il lato nero, il
bicchiere mezzo vuoto. Ho avuto un assaggio anche di questo e non mi
è piaciuto, non voglio più cadere, ogni volta rialzarsi diventa
sempre più difficile. Sento di avere risorse sufficienti in me e
voglio utilizzarle per non affondare, voglio usarle prima per
prevenire e non dopo per curare. Sento che è giunto il momento di
dimostrare a me stessa quanto posso essere forte, propositiva, che so
agire e non solo subire gli eventi. Ma voglio anche avere i piedi ben
piantati per terra, essere realistica e non fare voli pindarici con
la mente.
Continuavo
a pensarci ma idee concrete per questo autunno non arrivavano. Poi mi
sono domandata: ma la natura d'autunno che fa? Si prepara a morire.
Semplice e tragico. Non si fa mille seghe mentali, non piange su
quello che poteva essere e non è stato, non si preoccupa di quello
che sarà. Si incammina verso la morte. Si abbandona al suo destino e
lo fa in tutto il suo splendore, con tanto di fanfara. Si veste d'oro
e bronzo. E' bellissima. Lo fa perché sa che solo così potrà
rinascere a nuova vita.
Ho
scoperto di essere in perfetto orario. Ho intrapreso un cammino, alla
ricerca di una nuova vita e una nuova me stessa. Ora è giunto il
momento di lasciarmi un po' morire. Devo solo proseguire, non devo
inventarmi nulla, non devo scovare nessuna strategia, nessuna idea.
Farò come l'autunno, mi vestirò d'oro e di bronzo e cercherò di
risplendere. Sarò bellissima anch'io, mentre muoio.
E levo questa spadaAlta verso il cieloGiuro sarò roccia contro il fuoco e il geloSolo sulla cimaAttenderò i predoniArriveranno in moltiE solcheranno i mariOltre queste mura troverò la gioiaO forse la mia fine comunque sarà gloria
Marco Mengoni
Oh, non fare scherzi! :)
RispondiEliminaPerò sì, hai ragione: c'è un tempo che deve essere fatto di attesa e di abbandono. E dà i suoi frutti, te lo assicuro. A me è successo così e ora sto ricominciando da me. Come quella natura quando mette i primi germogli sui rami che hanno sopportato la morte dell'inverno!
Buona vita! :)
Belli quei germogli e il verde squillante delle foglie appena nate!
EliminaBuona vita anche a te!
Io amo l'autunno con i suoi colori, il cambio di temperatura, il cambio di alimentazione. Tra una maglietta fina ed una tisana sotto una copertina, preferisco mille volte la seconda.
RispondiEliminaDi solito sono piena di idee e di desideri che perseguo da settembre in poi.
Quest'anno niente. Niente che mi alletti.
Ci ho messo un po' ma ho accettato di lasciare passare il tempo a vivere la vita di tutti i giorni. Ho deciso di considerarlo tempo di ricarica.
Sarà piacevole passare di qui e condividere due chiacchiere tra una ricarica e l'altra. ;)
Il riposo prima della semina, sarà bello condividerlo.
EliminaL'autunno è riposo e attesa, un prepararsi ad affrontare l'inverno e i suoi rigori... e poi sarà primavera.
RispondiEliminaFrancesca
E speriamo di seminare e avere un buon raccolto! Grazie di essere passata di qui!
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