lunedì 28 settembre 2015

Comunque sarà gloria

 

E così è arrivato l'autunno. Programmi? I buoni propositi li abbiamo già condivisi; idee invece su come trascorrere questa nuova stagione? Ci pensavo e ripensavo, a quello che ci aspetta, le cose belle come i colori infiammati delle foglie, le castagne, il piacere di indossare i primi maglioni, quello di accoccolarsi sotto una coperta, tenere in mano una tazza fumante di tè. Ma anche gli aspetti brutti come le giornate più corte, il brutto tempo, i primi malanni (qui non abbiamo perso un attimo, il raffreddore ha bussato alla porta la sera della vigilia), la minore possibilità di stare fuori. In mezzo a tutto questo, per me, si prospettano settimane impegnative, un cammino fatto di incognite, passi incerti e un po' di affanno. Basta poco per soccombere, per vedere solo il lato nero, il bicchiere mezzo vuoto. Ho avuto un assaggio anche di questo e non mi è piaciuto, non voglio più cadere, ogni volta rialzarsi diventa sempre più difficile. Sento di avere risorse sufficienti in me e voglio utilizzarle per non affondare, voglio usarle prima per prevenire e non dopo per curare. Sento che è giunto il momento di dimostrare a me stessa quanto posso essere forte, propositiva, che so agire e non solo subire gli eventi. Ma voglio anche avere i piedi ben piantati per terra, essere realistica e non fare voli pindarici con la mente.
Continuavo a pensarci ma idee concrete per questo autunno non arrivavano. Poi mi sono domandata: ma la natura d'autunno che fa? Si prepara a morire. Semplice e tragico. Non si fa mille seghe mentali, non piange su quello che poteva essere e non è stato, non si preoccupa di quello che sarà. Si incammina verso la morte. Si abbandona al suo destino e lo fa in tutto il suo splendore, con tanto di fanfara. Si veste d'oro e bronzo. E' bellissima. Lo fa perché sa che solo così potrà rinascere a nuova vita.
Ho scoperto di essere in perfetto orario. Ho intrapreso un cammino, alla ricerca di una nuova vita e una nuova me stessa. Ora è giunto il momento di lasciarmi un po' morire. Devo solo proseguire, non devo inventarmi nulla, non devo scovare nessuna strategia, nessuna idea. Farò come l'autunno, mi vestirò d'oro e di bronzo e cercherò di risplendere. Sarò bellissima anch'io, mentre muoio.
E levo questa spada
Alta verso il cielo
Giuro sarò roccia contro il fuoco e il gelo
Solo sulla cima
Attenderò i predoni
Arriveranno in molti
E solcheranno i mari
Oltre queste mura troverò la gioia
O forse la mia fine comunque sarà gloria

Marco Mengoni

6 commenti:

  1. Oh, non fare scherzi! :)

    Però sì, hai ragione: c'è un tempo che deve essere fatto di attesa e di abbandono. E dà i suoi frutti, te lo assicuro. A me è successo così e ora sto ricominciando da me. Come quella natura quando mette i primi germogli sui rami che hanno sopportato la morte dell'inverno!
    Buona vita! :)

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    1. Belli quei germogli e il verde squillante delle foglie appena nate!
      Buona vita anche a te!

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  2. Io amo l'autunno con i suoi colori, il cambio di temperatura, il cambio di alimentazione. Tra una maglietta fina ed una tisana sotto una copertina, preferisco mille volte la seconda.
    Di solito sono piena di idee e di desideri che perseguo da settembre in poi.
    Quest'anno niente. Niente che mi alletti.
    Ci ho messo un po' ma ho accettato di lasciare passare il tempo a vivere la vita di tutti i giorni. Ho deciso di considerarlo tempo di ricarica.
    Sarà piacevole passare di qui e condividere due chiacchiere tra una ricarica e l'altra. ;)

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  3. L'autunno è riposo e attesa, un prepararsi ad affrontare l'inverno e i suoi rigori... e poi sarà primavera.
    Francesca

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    1. E speriamo di seminare e avere un buon raccolto! Grazie di essere passata di qui!

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