Ci
sono due aspetti del mio carattere che cozzano e fanno a pugni,
ultimamente ci faccio sempre più caso; la cosa curiosa è che sono
proprio uno l'opposto dell'altro, trovare un punto di incontro sembra
impossibile.
Come
ho scritto più volte, sono una persona abbastanza insicura, che teme
il giudizio delle persone e ha un bisogno estremo di ricevere
approvazione. Questo lato del mio carattere cerca, come l'assetato
l'acqua, il gruppo: ha paura di sentirsi sola, diversa e incompresa.
L'altra
mia faccia è, come ho anticipato, proprio l'opposto: odia il gruppo!
Ho
una doppia personalità...
Mi
spiego meglio con degli esempi. Ho un discreto interesse verso la
moda, mi piace leggere ogni tanto una rivista e vedere i trend del
momento; quando però un capo o un accessorio diventa “troppo” di
moda, per quanto mi piaccia, io lo rifuggo. Gli stessi giornali di
moda si scandalizzano se due attrici si presentano alla serata di
premiazione degli Oscar con lo stesso identico abito, perché noi
dovremmo accettare di vestirci tutti i uguali nella vita di tutti i
giorni? Mi piacciono le Stan Smith (un tipo di scarpe da ginnastica),
ma ora le hanno davvero tutti, mi sentirei una pecora!
Frequento
un gruppo di mamme con cui ho stretto amicizia durante il corso
pre-parto; i nostri bimbi stanno crescendo insieme. Cos'ho in comune
con loro a parte l'essere diventata madre? Poco o niente; anche dal
punto di vista educativo non la pensiamo sempre allo stesso modo.
Sono l'unica, ad esempio, che non ha mai fatto vedere la TV a VV. Mi
sento spesso un pesce fuor d'acqua eppure continuo a fare parte del
gruppo. Perché? Ho comunque bisogno di confrontarmi, ma non mi sento
capita.
Altro
esempio più calzante per il blog: il 23 aprile è la giornata
mondiale del libro e del diritto d'autore e per l'occasione è stata
organizzata un'iniziativa chiamata #ioleggoperchè. Volevo parlarvene
nel mio blog ma... lo stanno facendo tutti! Dove sarebbe la novità?
Cosa potrei mai aggiungere che non è già stato detto? Il mio lato
insicuro risponderebbe: nulla!
Insomma,
non voglio stare fuori dal coro, ma allo stesso tempo non ci so stare
dentro. Ci tengo alla mio essere
unica e particolare, ma allo stesso tempo non sono abbastanza forte e
sicura di me per stare da sola. Ma poi, mantenere la propria unicità
ha come diretta conseguenza il rimanere soli ed incompresi? Perché
molto spesso è questa la mia impressione...
Vi
capita mai di sentirvi così? Come reagite? Scusate per questo post,
senza capo ne coda, un po' dentro e un po' fuori!
In realtà no: sono, lo si nota, una persona abbastanza sociale, ma in realtà odio i gruppi in quanto tali e di solito mi ci trovo malissimo. Perchè di fondo hanno un'etichetta e ci si deve in qualche modo uniformare, per non dire che, inevitabilmente c'è un leader che prevarica gli altri anche in maniera non molto plateale però è così. Ne consegue che non ho gruppi, amici sparsi, con i quali sto bene, di diversa provenienza, ma amo molto la mia unicità. Su # ioleggoperchè nel blog - sto pensando a una cosina.
RispondiEliminaBACIO SANDRA
Tu non solo sei sociale, ma sei molto solare e una vera trascinatrice. Ti vorrei come coach personale!
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