Esattamente
tra un mese, il 14 maggio, aprirà le porte il Salone Internazionaledel Libro di Torino e io sono già ai blocchi di partenza. Quest'anno
ho l'accredito, gongolo... E' mia intenzione quindi andarci, se non
proprio tutti e cinque i giorni, quasi; sto aspettando il programma
definitivo come un bambino l'arrivo di Babbo Natale per pianificare
le mie giornate (e quelle di VV).
Vacanza
e viaggio, per me, sono sempre andate a braccetto con l'estero, paesi
e territori stranieri, culture altre, lingue sconosciute. Ricordo di
aver detto più volte in passato: «L'Italia
la visiterò da vecchia, quando non potrò più andare lontano».
Ora che il concetto di vecchia
incomincio a sentirlo più vicino, sento invece che è giusto
conoscere a fondo il proprio paese, passato, presente e futuro. Sono
molto curiosa quindi per questa edizione del Salone che ha come tema:
le meraviglie d'Italia.
“Per secoli l'Occidente europeo vi ha trovato le sue matrici, la sua bussola, le sue fonti d'ispirazione come in altrettanti modelli. Rientra in questo contesto anche la ricorrenza dei 750 anni della nascita di Dante, che il Salone ricorderà. Ma oggi? Siamo ancora capaci di metabolizzare e reinterpretare questa illustre tradizione? Quali sono diventate le culture di riferimento e di che cosa sono fatte? Come è cambiato il ruolo, la rilevanza, la significatività di chi pratica delle attività creative?”
In
un periodo della mia vita in cui sento di aver smarrito la strada e
di aver bisogno di una bussola, in cui mi interrogo sul futuro, mio,
e del paese in cui muoverà i primi passi mia figlia, non poteva
capitare tema migliore.
E
voi, siete pronti a farvi meravigliare? Ci incontriamo al Salone?
Come no? Certo che ci incontriamo. Caspita però il pass. Bacio Sandra
RispondiEliminaNon sembra vero neanche a me! Felicissima di riabbracciarti!
EliminaChe brava!! Io prenderò l'abbonamento e ci sarò di sicuro da giovedi a domenica (giorni feriali con Viola al seguito) e spero di incontrarti!!
RispondiEliminaOrganizziamo! E chissà che non si incontrino anche Viola e Vittoria, una paio di volte porterò anche lei.
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