Credo
si sia ormai capito quanto a mio marito e a me piaccia fare sempre
nuove scoperte ed esperienze e come sia importante per noi cercare di
farle anche nella vita di tutti i giorni, non solo in vacanza.
Quando
sono venuta a conoscenza di questa iniziativa ho subito pensato fosse
perfetta per noi, peccato Vittoria non avesse ancora l'età adatta e
così mi è toccato pazientemente aspettare; l'attesa forse ha reso
tutto ancora più bello e finalmente alcuni sabati fa è stato il
nostro turno per il “Safari Urbano”.
(Gli esploratori ricevono il materiale)
Come
recita il sottotitolo l'iniziativa è per una “Città a misura di
bambino” e la visita è proprio studiata su di loro; i bambini
diventano così partecipanti attivi e non passivi, vengono stimolati
ad osservare e a notare nuove prospettivi di luoghi che forse
conoscono già e svolgono anche alcune attività, che potranno poi
finire a visita conclusa, come ricordo delle belle ore trascorse
passeggiando.
Noi
abbiamo scelto la formula safari privato, ma periodicamente vengono
organizzate visite di gruppo (vi consiglio di iscrivervi alla pagina
Facebook per essere sempre informati). Abbiamo coinvolto zii e
cuginetti e abbiamo trascorso una bellissima giornata in compagnia.
Vittoria
non vedeva l'ora di andare in perlustrazione, era emozionata all'idea
di avere lo zainetto proprio come un esploratore e, secondo me, ci
avrebbe volentieri lasciati a casa perché si premurava spesso che
noi restassimo indietro, il safari era per i bambini!
(Qualcuno ha anche preso appunti)
(Il momento dell'attività!)
La
guida che ci ha accompagnato ha subito conquistato i piccoli, dolce e
paziente ha saputo interessarli e renderli partecipi, rispettando i
loro ritmi e tempi. Un format che funziona, ne abbiamo avuto prova
quando Vittoria è stata in grado di raccontare da sola a degli amici
venuti poi a cena a casa nostra tutto il percorso, ricordando anche i
nomi dei luoghi o i monumenti che avevamo visitato.
(Controllanda sulla mappa il percorso fatto e le cose viste)
Inutile
aggiungere che il gioco dei giorni seguenti è stato quello della
guida: cartina in mano girava per casa, diventata ovviamente
castello, mostrando stanze e oggetti, le carrozze parcheggiate in
giardino (erano le macchine) e avrei voluta filmarla mentre indicava
tutta entusiasta il divano, in cui «Ci
si può anche sedere e leggere delle storie!»
Cosa che abbiamo prontamente fatto. Libro sulle principesse,
ovviamente.
(E dopo essersi rifocillati, gli esploratori sono tornati all'opera)
Il
progetto è curato e ideato dalla travel designer Deborah Croci e la
Tata Maschio Lorenzo Naia e si avvale delle cartine di Italy for Kids
e le schede illustrate da Burabacio; ci ha accompagnato nella visita
Sara Vescovo, guida turistica accreditata. E dopo Torino, ora il safari è arrivato anche a Bologna, Milano e Firenze.
Meraviglia!
RispondiEliminaLo aspetto come fossi una bambina io, sai? Mi sono persa Firenze ma spero che le occasioni tornino.
Poi adoro Burabacio e i suoi disegni, chettelodicoaffare? :)
Sì, sì, periodicamente ripetono i percorsi; a Torino sono due, quasi sicuramente faremo anche l'altro.
EliminaSeguili su Facebook, così sarai sempre aggiornata sulle prossime date.