“Scompartimento
per lettori e taciturni” di Grazia Cherchi è una raccolta di
articoli, recensioni, interviste che l'autrice scrisse durante tutto
l'arco della sua carriera di lettrice. Non giornalista, non critica,
non letterata, non scrittrice. Lettrice.
Dentro
ci trovate il suo amore appassionato per i libri, i lettori e gli
scrittori; la sua verve e lingua pungente verso tutto il mondo
editoriale, le case editrici e le persone che vi lavorano, i premi
letterari, le recensioni e le classifiche. Non risparmia complimenti,
critiche e invettive, perché quando si ama qualcosa e lo si conosce
approfonditamente, si è anche acuti osservatori e sinceri
opinionisti.
Troverete
anche tantissimi libri che vi verrà voglia di leggere, titoli mai
sentiti, scrittori scoparsi nel dimenticatoio, peccato essere molti
fuori catalogo.
Troverete
la vita, di chi con i libri ci lavora certo, ma prima di tutto ci
vive: tanti episodi divertenti, tanti incontri sui mezzi pubblici,
tante storie.
Per lei esistevano singole persone, individui, ognuno con propri gusti, ambizioni, frustrazioni, esigenze, infelicità, eccetera. L'esperienza e il destino di ciascuno erano qualcosa di unico, anche se non sempre interessante. E ognuno aveva qualcosa di suo da dire, anche se poteva non essere capace di esprimerlo bene. La letteratura restituiva agli uomini la voce personale - l'anima - che la vita pratica tendeva inesorabilmente a soffocare.Piergiorgio Bellocchio
Tra
gli innumerevoli racconti di vissuto che condivide nei suoi testi,
quello che mi ha colpita di più è questo:
Ogni tanto – ma di rado – vedendo qualche piccino, figlio di amici, mi viene la curiosità di guardare nella sua stanza, piena di oggetti per me perlopiù misteriosi, cioè i suoi giochi e giocattoli. E, per deformazione personale, guardo se c'è anche qualche libro. Può capitare: pochini, ma talora ci sono. Chissà che razza di racconti o fiabe legge ad esempio Michele, uno splendido ragazzino di otto anni? (Oggi i bambini, quando va male, sono belli)... Decido di fermarmi in camera sua a leggerlo – di là, nel mondo cosiddetto adulto, si è avviata una conversazione che sicuramente andrà per le lunghe...
Ecco,
io me la immagino così, nell'altra stanza, intenta a leggere un
libro.
Più che gradevole lettura, mi ha fatto scoprire una grande donna di cultura che non conoscevo, che ora ammiro e da cui ci sarebbe molto da imparare.
Più che gradevole lettura, mi ha fatto scoprire una grande donna di cultura che non conoscevo, che ora ammiro e da cui ci sarebbe molto da imparare.
Se
non vi piacciono queste cose, se non siete interessati a un
libro che parla di libri, che spiega che cosa significa vivere per e
con loro, potete pure fare a meno di leggerlo. Se invece amate i libri e il loro mondo, non potete farne a meno.
Siamo, dai tempi di Gutemberg, una minoranza, noi lettori; ma, come è stato detto, una minoranza di irriducibili, che considerano il libro una compagnia, un alimento insostituibile.
Che bello, Francesca ! Grazie per la segnalazione. claudiag
RispondiEliminaPrego! Fammi sapere cosa ne pensi se lo leggi.
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