Ho
realizzato che molte delle letture fatte durante il 2017 non le ho
condivise con voi; se per alcune il motivo è stato il loro non
essermi piaciute, altre invece semplicemente sono finite nel
calderone del non ho avuto il tempo di farlo.
Però è un peccato, perché sono stati libri che mi sono piaciuti,
alcuni anche molto, altri sono stati gradevoli sorprese e tutti mi
sento di consigliarveli. Eccomi quindi a correre ai ripari.
Trattandosi di diversi volumi, ho deciso di suddividerli per
argomento, filone o una qualsiasi affinità che me li facesse vedere
bene riuniti in un gruppo, per poi farvene una breve descrizione in
più post. Trovandoci ancora nella stagione invernale, non potevo non
partire da due volumi che in comune hanno sicuramente due cose: la
neve e la solitudine.
NEVE
CANE PIEDE di Claudio Morandini, ed. Exòrma
È
stato il libro più votato di Modus Legendi nel 2017, quella che
viene denominata la rivoluzione gentile, cioè l'iniziativa per fare
entrare in classifica libri poco conosciuti. Protagonisti di questo
breve romanzo sono Adelmo, un uomo burbero e scontroso che da sempre
vive isolato in un vallone delle Alpi, e un cane petulante e
chiacchierone. Fa da contraltare una montagna dura e ostile. La vita
procederebbe tranquillamente, tra le estati trascorse nel bivacco e
gli inverni sepolti dalla neve nella baita, se un giorno durante il
disgelo dai ghiacci non spuntasse un piede. Non tutto è come sembra.
Libro originale, soprattutto per il linguaggio duro e affilato come
la roccia con cui è scritto, in grado di rendere in modo davvero
realistico la vera vita di montagna.
NELLE
FORESTE SIBERIANE di Sylvain Tesson, ed. Sellerio
Questo
è il diario che il giornalista parigino tenne durante i sei mesi di
isolamento volontario in una taiga sulla sponda del lago Bajkal.
Dalle lunghe giornate registrate in modo preciso nascono riflessioni
interessantissime su i più svariati argomenti: il lavoro, la
famiglia, l'amore, la società moderna, la natura e le stagioni.
Temevo mi annoiasse a morte e invece ho scoperto un libro che vale la
pena di rileggere di tanto in tanto. “Ho raggiunto lo
scopo della mia vita. Finalmente saprò se ho una vita interiore”.
Alla fine avrete voglia di fuggire in Siberia? Forse no, ma una
certa voglia di solitudine in più sì.
Alle prossime letture trascurate!
mi sono piuaciuti tutti e due, ognuno a modo loro.
RispondiEliminaNeveCanePiede mi ha ricordato quelle passeggiate in montagna con le baite isolate, alcuni ruderi in mezzo al bosco ed il pensiero di chi possa averci vissuto (il libro ha reso benissimo l'idea).
Per le ForesteSiberiane invece il pensiero va subito agli incontri fatti insieme durante i pomeriggi/serate dove ci leggevi alcuni brani di questo libro e da lì npartivano le storie personali di chi farebbe o non farebbe questa esperienza di isolamento programmato e successiva ricerca del Sè.
Grazie per i consigli e alla prossima
Silvio
Grazie a te per condividere le letture. Urgono scoperte nuove :-)
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