Stavo
riflettendo in questi giorni che, anche se non ho seguito alla
lettera e in modo pratico il metodo di Marie Kondo, mentalmente
invece lo sto facendo. Sono arrivata all'ultimo passaggio, a modo
mio, a quello dove bisogna decidere che cosa tenere e che cosa no
degli oggetti affettivi.
Non
mi riferisco però solo a cose fisiche, in fondo potrebbe essere
comunque la parte più facile, ma anche a tutte quelle cose che
affollano la nostra vita, la nostra mente e, last but not least, il
nostro cuore in modo subdolo, sottile, impercettibile, non tangibile.
Pochi
giorni fa ho cancellato dei numeri telefonici dalla rubrica
telefonica del mio cellulare. Erano solo
dei numeri telefonici? No, erano persone. Erano persone che hanno
fatto parte della mia vita, che hanno occupato spazio, tempo e
cuore. E continuavano a farlo, anche se non trascorro le giornate a
scorrere la rubrica telefonica o l'elenco delle chat, ogni tanto
l'occhio cadeva e con
lui la mente e il cuore.
Mi
sono messa davanti al mio telefono e mi sono interrogata, senza se e
senza ma, senza pietà ho preteso risposte sincere da me. Non li
stavo tenendo perché non si sa mai,
li tenevo perché non avevo il coraggio di lasciarli andare, non
avevo il coraggio di ammettere che erano rapporti finiti, che non ci
sarebbe stata una seconda occasione, che non ci sarebbero stati
chiarimenti e nuovi inizi. A ogni numero mi sfidavo dicendomi: se non
lo cancelli lo componi, adesso. Avevo avuto tutto il tempo di fare
quella telefonata ma non l'ho
mai fatta. Non l'ho neanche mai ricevuta.
Le
amicizie finite sono quelle che mi hanno sempre fatto stare più
male; in fondo sono i rapporti dove ho sempre investito molto e dove
ho sempre ricevuto la batoste più forti, altro che ex... Ho seguito
il consiglio di Marie Kondo, ho salutato e ringraziato; avrei voluto
non finissero mai ma è stato bello per quello che è durato, era
destino che percorressimo insieme solo quel tratto di strada insieme,
a quanto pare, e poi ci salutassimo. Anche se spesso non ci siamo mai
detti veramente addio. L'ho fatto ora. Ho molti rimpianti, pochi
pentimenti. E se sarà destino che le nostre strade si incrocino di
nuovo, non sarà certo necessaria e fondamentale una rubrica
telefonica.
Sii come un albero e lascia cadere le foglie morte.Rumi
Anche io ripenso spesso alla amicizie perdute, alle persone che non sento più e non so bene neanche perché. È molto triste e in effetti questa sensazione porta via molta energia. Credo che ci faccia bene chiudere i capitoli del passato, lasciar cadere le foglie morte.
RispondiEliminati abbraccio
la effe
Esatto, tanta energia dispersa che non voglio più che vada sprecata. Il nostro tempo è prezioso. Baci.
EliminaCi sono amicizie che muoiono di morte naturale, è la vita, abbiamo mille conoscenze e non è facile mantenere i rapporti con tutti, anche oggi con i social che annullano le distanze, altre invece no, sono finite perchè ferite a morte ed è + dura lasciarle andare. E' un ottimo esercizio quello di cancellare i numeri. Un bacione sandra
RispondiEliminaTrovo che cancellare quei numeri di telefono mi abbia fatto un gran bene. Evviva la leggerezza! Bacioni anche a te.
EliminaCaspita! Che coraggio! E che volontà. Il tuo post mi ha fatto riflettere sui miei di numeri di telefono e mi rispecchio in pieno in quello che hai scritto.
RispondiEliminaCredo mi prenderò ancora un po' di tempo prima di seguire il tuo esempio.
Grazie. Sei una fonte infinita di ispirazione. :)
Grazie Martina!
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