E'
una bellissima mattinata, il sole splende, gli uccelli, cinguettano,
il vento gioca con le foglie; un uomo passeggia tranquillamente per
la strada quando qualcosa lo colpisce, il passo si blocca, il corpo
irrigidito, sul viso un'espressione tra lo sconcerto e lo stupore. Il
tempo di scuotersi e l'uomo si precipita a casa, accende il pc e si
mette a pigiare sui tasti: quell'uomo è uno scrittore e sta
scrivendo il suo libro.
Oppure:
una stanza tappezzata di libri, così tanti volumi che ingombrano
anche il pavimento, il piccolo divano sotto la finestra e parte della
scrivania nell'angolo. Una donna entra con in mano una tazza di tè o
caffè destinata a raffreddarsi rimanendo imbevuta, si siede al
tavolo e incomincia a scrivere, scrivere, scrivere... a tratti alza
la testa, lo sguardo perso, per poi riprendere subito dopo. Questa
donna è una scrittrice e sta scrivendo il suo romanzo.
Un
po' ridendo, un po' scherzando, ma anche un po' seriamente, me lo
sono sempre immaginato così l'atto di scrivere: un'urgenza
interiore, una voce che ti parla e che ti chiede di mettere per
iscritto quello che ti sussurra, un atto misterioso che non si può
imparare, non si può insegnare ma solo fare. Un mistero, appunto.
Invece
un giorno incontri un libro e quel libro ti apre le porte di quel
mistero, alza il velo e ti fa vedere come fare,
ti fa pensare che potresti farlo anche tu, che ci potresti provare
almeno, o almeno sapresti da che parte incominciare, così, per
scherzo, un giorno che non hai niente da fare.
Un
libro che ti fa vedere che scrivere è dannatamente serio, che ti
conferma che è dannatamente difficile, che richiede un forte impegno
e un'ancora più forte forza di volontà; non è affatto uno scherzo,
non è affatto un mistero, è vivere, per quanto misteriosa sia la
vita.
Writing can get you to start paying attention, can help you soften, can wake you up...If you are a writer, or want to be a writer, this is how you spend your days – listening, observing, storing things away, making your isolation pay off. You take home all you've overheard, and you turn it into gold. (Or at least you try)
(Scrivere
ti obbliga a prestare attenzione, ti aiuta a commuoverti, ti
risveglia... Se sei uno scrittore, o vuoi esserlo, così è come
trascorri i tuoi giorni – ascoltando, osservando, mettendo da
parte, facendo in modo che il tuo isolamento ti renda. Porti a casa
tutto quello che hai ascolta e lo trasformi in oro. O almeno ci
provi.)
Anne
Lamott in “Bird by Bird. Some Instructions on Writing and Life”
non affronta solo il lato poetico dello scrivere ma si sporca le mani
e affronta tutti i passaggi di questo atto: da come si delineano i
personaggi, come si scrivono i dialoghi, come si crea il paesaggio,
come si maneggia una trama, l'importanza di avere qualcuno che legga
il tuo manoscritto, come si supera il blocco dello scrittore, che
cosa significa davvero essere pubblicati e tanti altri aspetti di
questo lavoro che, almeno per me, rimanevano oscuri, appunto
misteriosi. E' la prima volta che leggo un libro che spiega in modo
dettagliato, chiaro e molto divertente che cosa significa scrivere e,
facendolo, ti da anche lezioni di vita.
Anyone who wants to can be surprised by the beauty or pain of the natural world, of the human mind and heart, and can try to capture just that – the details, the nuances, what is. If you start to loook around, you will start to see... That kind of attention is the prize.
(Chiunque
lo voglia può provare meraviglia di fronte alla bellezza della
natura o al suo dolore, di fronte alla mente umana e al suo cuore, e
può provare a catturare tutto ciò – i dettagli, le sfumature,
tutto. Se incomincia a guardarti attorno, incominici a vedere... Quel
tipo di attenzione è il premio.)
E
la parte più importante di tutto non è essere pubblicati, ma
scrivere.
Writing has so much to give, so much to teach, so many surprise. That thing you had to force yourself to – the actual act of writing – turns out to be the best part. It's like discovering that while you thought you needed the tea ceremony for the caffeine, what you really needed was the tea ceremony. The act of writing turns out to be its own reward.
(Scrivere
ha molto da darti, molto da insegnarti, così tante sorprese. Quella
cosa che devi obbligarti a fare – l'atto di scrivere – si rivela
essere la parte migliore. E' come scoprire che mentre pensavi avessi
bisogno della cerimonia del tè per avere un po' di caffeina, quello
di cui avevi realmente bisogno era la cerimonia del tè. L'atto di
scrivere si rivela essere la proprio ricompensa.)
Viene
proprio voglia di compiere questo rituale, tutti i giorni, bird by
bird, un passo alla volta.
Bello bello questo libro. Scrivere è proprio un lavoro, molto complesso e profondo, ma ha anche delle regole e ha bisogno di metodo e dedizione. Ma ne vale la pena.
RispondiEliminaGrazie della condivisione
a presto
la effe
Tanta, tanta dedizione... come tutte le passioni.
EliminaChe bello dev'essere questo libro! Devo trovarlo e leggerlo, perchè secondo me rappresenta davvero la summa dei sentimenti di chi scrive! Grazie della segnalazione!
RispondiEliminaTra tutti i libri che ho letto finora sullo scrivere questo è in assoluto il mio preferito, l'unico che mi ha fatto davvero comprendere il processo. Te lo consiglio!
EliminaLibro interessantissimo e anche il tuo post!
RispondiEliminaGrazie!
EliminaSì, questo lo devo comprare! Mi da proprio l'impressione di un libro sulla scrittura che non punti a svelare la "formula segreta" per diventare scrittore (cosa che non sopporto).
RispondiEliminaNon so se hai mai letto "E così vorresti fare lo scrittore" - quello di Culicchia, non di Bukowski; non insegna assolutamente nulla, ma fa senz'altro sorridere chi si domanda com'è la vita di uno scrittore pubblicato.
Alice
Sono stata alla presentazione del libro di Culicchia ed è nella mia lista dei "to read". Se leggi questo, fammi sapere!
EliminaEsiste la traduzione italiana di questo libro?
RispondiEliminaCredo sia questa:
Eliminahttps://www.amazon.it/Scrivere-Lamott-Anne/dp/8841867191/ref=sr_1_1?s=books&ie=UTF8&qid=1470141370&sr=1-1&keywords=anne+lamott