Oggi
si è concluso il Salone Internazionale del Libro di Torino; edizione
che non scorderò mai e che porterò sempre un po' nel cuore perché,
prima d'ora, non lo avevo mai vissuto così intensamente. Avrei
voluto scrivere ogni giorno, subito tornata a casa, sull'onda
dell'emozione ma, purtroppo, non mi è stato possibile. Mi è
dispiaciuto questo mio silenzio prolungato, ma lo colmerò al più
presto con i racconti sul “mio salone”, con la speranza di non
annoiarvi troppo.
Sono
stanchissima e ho vinto una cura a base di antibiotici, grazie al
tempo monello, come direbbe
VV, e per non essermi risparmiata; ma sono anche felicissima per
quello che per me è stato un viaggio, ricco di scoperte, sorprese e
incontri.
Questo
post solo per dirvi, come una telefonata dopo una vacanza, che sono
tornata; ora disfo le valige e poi, ad uno a uno, vi racconterò i
souvenir che ho
portato a casa con me.
Aspetto tutto, col rammarico di non essere tra i tuoi souvenir (non per colpa tua sia chiaro!). Più tranquillo per me il salone, ma molto godibile.
RispondiEliminaSpero che il tuo antibiotico sia meno fastidioso di quello che ho preso io
1000 mg Claritromicina al giorno mi hanno devastata. bacio Sandra
E' spiaciuto tanto anche a me non averti riabbracciata (ormai era una tradizione!) ma, come ho detto a Grazia, è ancora mia ferma intenzione fare una gita a Milano. Devo solo capire come e quando.
EliminaAnch'io aspetto il racconto del tuo Salone!
P.S. Per fortuna solo tre giorni di antibiotico, la gola è il mio tallone d'Achille.