Non
ho un bellissimo ricordo degli anni universitari, la spensieratezza
dei vent'anni o poco più era sempre annebbiata dalla consapevolezza
degli esami e dello studio, che incombevano su di me non facendomi
assaporare mai appieno i momenti di svago. Quel pensiero fisso che
non ti fa vivere il presente perché già proiettato alla prossima
sessione. Questa forma mentis mi è rimasta anche negli anni
successivi, anche nelle cose più banali, quotidiane: sei al lavoro e
aspetti con trepidazione il weekend, torni dalle vacanze estive e vai
a vedere quando cade Natale, hai un problema o contrattempo e rimandi
tutto fino a quando non l'hai risolto. Non dico niente di nuovo,
stiamo parlando di vivere e apprezzare il presente; non c'è
guru/santone/coach che non prometta di insegnartelo: goditi la vita,
bla, bla, bla...
Un'altra
frase fatta è che il tempo passa troppo in fretta, non c'è giorno
in cui io guardi VV e non pensi «Ti
prego, fermati! Non crescere così in fretta!»,
fino a marzo però era la mia battuta preferita dire: «Adesso sì
che vorrei che il tempo corresse, non vedo l'ora che sia tutto
finito». Ora poi che ci stiamo avvicinando alla fine dell'anno, più
volte mi sono sentita dire: «Non vedrai l'ora di lasciarti questo
2017 alle spalle; di dimenticare tutto e proseguire per la tua
strada».
Solitamente i bilanci li faccio a settembre o all'inizio
del nuovo anno, ma visto che più volte sono stata invitata a
lasciarmi tutto alle spalle, non ho potuto fare a meno di girarmi e
guardare quello che stavo per abbandonare.
Le
prima cose che mi vengono in mente non sono i brutti ricordi, anche
se avrei l'imbarazzo della scelta, potrei farvi un lungo elenco di
quello che ho attraversato, dei disagi subiti dal mio corpo e i buchi
neri in cui è caduta la mia mente. E' stato terribile.
Ho
in realtà delle bellissime memorie e tante soddisfazioni, da quelle
professionali come il Bookcoaching, il blog (e ora la mia newsletter)
a quelle personali come il tempo trascorso con le persone che amo, le
gite, i viaggi, gli incontri e l'aver potuto coltivare le mie
passioni.
No,
non vedo l'ora che sia il nuovo anno per proseguire perché in realtà
non mi sono quasi mai fermata, neanche quando non avevo la forza di
alzarmi dal letto. No, non vedo l'ora di lasciarlo andare questo
2017. E' stato un anno che mi ha insegnato tante cose, mi ha fatto
capire di che pasta sono fatta, mi ha donato consapevolezza e forza.
La paura della morte mi avrà tolto il futuro (forse, non ne sono
così sicura) ma mi ha regalato il presente. Quando il domani, anche solo il poche ore dopo, è davvero un'incognita impari davvero che cosa vuol dire vivere e godere del momento: a fare ciò che puoi, ciò che vuoi e con quello che hai ORA, senza più aspettare un fantomatico momento in cui la parte brutta della vita sarà finita.
Questo
non vuol dire che se dovessi ripetere tutto sarei felice, Dio me ne
scampi... avrei fatto volentieri a meno anche di questo insegnamento
a dirla tutta ma, visto che ho dovuto passarci attraverso, sono
orgogliosa di me stessa e di come l'ho fatto. Un grazie poi a chi mi
è stato vicino, a mio marito in particolare, che si è dimostrato
una vera roccia, ai miei genitori e ai miei suoceri, che si sono
letteralmente presi cura di noi, a VV, che mi spinge sempre ad essere una persona migliore, e a tutte le persone che nei modi
più diversi ci hanno dimostrato il loro affetto e appoggio.
Non
si chiude niente, non inizia nulla, la vita scorre. E questo è il
mio invito per le feste e il 2018:
...basta un attimo per morire, basta solo un attimo per vivere.Chiudi gli occhi, e lasci andare tutte le paure inutili. E allora, in questo nuovo stato, libero dalla paura, ti domandi: chi sono io?Se potessi vivere senza dubbi, cosa farei?Se potessi essere gentile senza la paura di essere fregato?Se potessi amare senza la paura di essere ferito?Se potessi gustare la dolcezza dell'oggi senza pensare a quanto mi mancherà quel gusto domani?Se potessi vivere senza la paura del tempo che passa e delle persone che si porterà via?Cosa farei?Matt Haig
Il
blog va in vacanza e riapre i battenti l'8 gennaio. Vi abbraccio
forte, Francesca
La grande donna che sei viene confermata da questo magnifico post.
RispondiEliminaUn augurio speciale sul serio.
A presto!
Uh Sandra, ti ringrazio, anche se da piemontese ho subito pensato "Esageruma nen!". Un bacio.
EliminaAnche per me il 2017 è stato un anno molto duro, mi ha messo più volte di fronte alla paura della morte e alla fragilità delle nostre vite.
RispondiEliminaCome hai fatto tu, ho cercato di imparare qualcosa, ma forse è ancora presto per sapere se ci sono riuscita.
Sei una persona speciale e devi esserne orgogliosa.
Grazie di questo bel post, un abbraccio stretto stretto e un grande in bocca al lupo per l'anno nuovo.
claudiag
Cara Claudia, impariamo ogni giorno e non tutti i giorni si riesce a mettere in pratica quello che si è appreso. Questo post vuole essere quasi un promemoria per me, e sono contenta di essere riuscita a condividerlo, perché sono molto riservata, anche se qualcuno potrebbe pensare il contrario.
EliminaTi abbraccio anch'io e ti auguro tanta serenità.
Ti abbraccio forte Franci.
RispondiEliminaGrazie Simo, ricambio di cuore.
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