Vi
ricordate quando studiavate letteratura italiana alle scuole
superiori? Come ogni periodo storico avesse il suo corrispondente
letterario? Di come gli scrittori fossero ben inquadrati in perfette
caselle: dal al romanticismo, dal al naturalismo, dal al
decadentismo, e così fino a... Ecco punto, fino a dove siete
arrivati a studiare voi? Ho ripreso in mano la mia antologia del
liceo e le ultime sottolineature riguardano l'ermetismo, una corrente
poetica attiva a Firenze negli anni 1930-40. E poi cosa è successo?
Nessuno ha più scritto? Non c'è più storia, non c'è più
letteratura?
Non
voglio riempire il buco tra gli anni quaranta fino ad oggi ma ho
realizzato che io sto vivendo in un determinato periodo storico e che
gli scrittori continuano a scrivere e non credo siano molto diversi
dagli scrittori studiati sui banchi di scuola; amante dei libri come
sono, non sono anche curiosa di sapere che cosa hanno da dire oggi?
Forse è più difficile comprendere un determinato arco temporale
mentre lo si sta vivendo, forse solo a posteriori si potrà scoprire
una corrente letteraria, un argomento comune o uno stile, un sentire
che unisca i diversi scrittori, ma nulla mi vieta di leggere i
contemporanei sotto questa nuova luce.
Non
tutti però, sarebbe un lavoro titanico per me, ma gli scrittori
della mia città; è così che è nata l'idea di una nuova rubrica:
Turineisa, dove condividerò con voi le pubblicazioni degli scrittori
torinesi degli ultimi anni e dove cercherò di comprendere la vita
letteraria e culturale della Torino contemporanea. Non avrà una cadenza fissa, ma seguirà semplicemente i miei tempi di lettura.
Sono
molto curiosa di scoprire che cosa hanno da raccontare, come lo
raccontano e perché; curiosa di scoprire le voci di Torino.
Torniamo
sui banchi di scuola?
Essere scrittore non vuol dire solo maneggiare le parole. Significa soprattutto stare attenti alla realtà circostante, alle persone, agli altri...Gli artisti sono sempre piccoli David di fronte a un enorme Golia. Non sono loro a far cadere i regimi, ma vivendo nell'Attuale, nel loro tempo, nel loro “ora”, se non altro ne osservano le storture; se non altro, tentano di capire il perché e il quando delle cose, di ciò che non va. E capire è già molto.
Antonio Tabucchi
Mi piace! Cerco sempre scrittori torinesi per ritrovare la città nelle pagine e pensare "ah sì, ho presente la zona". Ora sono curiosa di sapere con quale libro inizierai :)
RispondiEliminaAlice
Ho avuto un professore meraviglioso, al liceo. Ho fatto il classico, ho dato la maturità nel 77, ed il programma per l'esame comprendeva p.p. Pasolini. Morto due anni prima.
RispondiEliminaHai avuto una idea fantastica ! Tornare sui banchi di scuola è sempre bello e scoprire qualche scrittore di oggi è una cosa che mi piace molto. Attendo fiduciosa di leggere cosa ci proporrai ! claudiag
RispondiEliminaCuriosissima!
RispondiEliminabella proposta!
Che bello, sono contenta la mia proposta vi sia piaciuta, non vedo l'ora di incominciare!
RispondiEliminaChe bella idea, Francesca. Mi piaceva la letteratura italiana, anche se ci sono state cose che ho digerito a fatica. Mi piacevano i poeti, le poesie... i romanzi meno. I poeti non tutti, ma non ti tedierò con i miei gusti dell'adolescente che ero e che sono rimasta. Ecco, le imposizioni, quelle non le digerivo proprio.
RispondiEliminaSarà un piacere scoprire Torino e Gli scrittori torinesi attraverso il tuo sentire e le tue parole.
Un abbraccio
Francesca
Grazie, piacere mio! :-)
EliminaArrivo tardi ma ci sono. Subito mi è venuta in mente Stefania Bertola torinese. Di sicuro ti seguirò con grande piacere. Un abbraccio Sandra
RispondiEliminaPartirò da scrittori meno noti, ma chissà che non arrivi anche a lei, visto che ha appena pubblicato un nuovo libro.
EliminaGrazie Sandra, ti abbraccio anch'io!