Non
sono una grande lettrice di saggi, anche se spesso mi riprometto di
leggerne di più perché credo che cambiare tipo di lettura sia un
ottimo allenamento e perché è importante non smettere di imparare e
scoprire nuovi punti di vista e nuovi orizzonti. Possedevo questo
libro da tempo immemorabile, giaceva in mezzo a molti altri sugli
scaffali della mia libreria dedicati ai libri ancora da leggere e, in
cerca di ispirazione ad inizio d'anno, ho pensato fosse una buona
idea rivolgermi a colei che considero un po' la mia musa: Virginia
Woolf.
“Momenti
di essere” è una raccolta di saggi autobiografici, una sorta di
memorie in cui Virginia Woolf percorre quasi quarant'anni della sua
vita e in cui analizza alcune delle figure che più hanno avuto
influenza su di lei: la madre, il padre, i fratelli e le sorelle.
L'aspetto
autobiografico però, se pure molto interessante come aspetto, è
solo un pretesto per analizzare la realtà.
Su questo passato influisce molto il momento presente. Quello che scrivo oggi non lo scriverei tra un anno.
E
come scrivere, come raccontare, come rendere per iscritto questo
flusso della vita che Virginia Woolf sente dentro di sé è la vera
indagine di questi scritti. E' affascinante scoprire come questa
autrice avesse ben chiaro in mente ciò che voleva dire e come
volesse renderlo e fosse alla costante ricerca del come.
...rimettere insieme i frammenti. Questo è forse il piacere più intenso che io conosca. E' l'ebbrezza che provo quando scrivendo mi sembra di scoprire i collegamenti precisi; di rendere vera una scena; di dare coerenza a un personaggio.
Tante volte nello scrivere i miei cosiddetti romanzi mi sono trovata di fronte al medesimo ostacolo: come descrivere quello che nel mio linguaggio privato chiamo “il non-essere”. In ogni giornata il non-essere è molto di più che l'essere. E' sempre così. Gran parte di ogni giornata non la si vive consciamente. Si cammina, si mangia, si vedono delle cose, si provvede alle nostre incombenze; l'aspirapolvere rotto; il pranzo da ordinare; la nota della spesa per Mabel; il bucato,; i pasti da cucinare; i libri da rilegare. Se è una cattiva giornata la proporzione di non-essere è molto più elevata. Un vero scrittore riesce a rendere entrambi gli stati... Io non ne sono mai stata capace. Ho tentato – in “Notte e Giorno”; e in “Gli anni”.
Saggi
utili quindi non solo per conoscere meglio il personaggio Virginia
Woolf e la sua vita vittoriana da bambina e di membro del Gruppo Di
Bloomsbury da ragazza, ma anche la scrittrice e meglio così
apprezzare i suoi romanzi che, pur amando tantissimo, confesso di
trovarli di non facile lettura.
Se
avete piacere di approfondire la conoscenza di questa autrice, vi
consiglio di iniziare leggendo la biografia scritta da suo nipote
Quentin Bell “Virginia Woolf, mia zia” e, ovviamente, il diario
di Virginia Woolf. Il suo romanzo che più ho amato è stato “Gita
al faro”, seguito subito dopo da “Mrs Dalloway”, non mi sono
ancora cimentata invece con “Le onde”, mi intimorisce.
...un'idea che ho sempre avuto; che dietro l'ovatta si celi un disegno; che il mondo intero è un'opera d'arte; che noi siamo parte di quell'opera d'arte... Questa mia intuizione – è così istintiva che mi sembra data, non costruita da me... Perché la nostra vita non si esaurisce nel corpo e in ciò che diciamo e facciamo; in ogni momento la nostra vita si rapporta a certe unità di misura nello sfondo, a certi concetti. Il mio è che esiste un disegno dietro l'ovatta. E questo concetto influisce su di me ogni giorno. E lo dimostra, ora, il fatto che passi la mattina scrivendo, invece di fare passeggiate, tenere un negozio, o imparare qualcosa che risulti utile se viene la guerra. Mi sembra che scrivendo io stia facendo una cosa che è di gran lunga la più necessaria di tutte.
Virginia Woolf è certamente tra gli scrittori che prefersco e ho letto tutti i suoi libri tranne Flush e Le tre ghinee, mancanze che conto di colmare presto.Il romanzo che preferisco è Mrs Dalloway, soprattutto per la scrittura e la costruzione, ma trovo che sia sempre molto brava. Il suggerimento di questi saggi risulta quindi molto prezioso per approfondire la conoscenza di questa scrittrice eccezionale. Grazie ! claudiag
RispondiEliminaSpero ti piacciano!
EliminaCome te amo molto i romanzi di Virginia Woolf, e come te non li trovo di facile lettura. Ho adorato "Le Onde": ne ero intimorita, e invece ogni singola parola mi ha incantata. A mio modestissimo parere, è forse il suo libro più bello. Quindi coraggio, tenta la lettura! :)
RispondiEliminaUn abbraccio
Mi hai incuriosita e spronata dicendomi che secondo te "Le onde" è il più bello, grazie! Lo leggerò di sicuro, magari in vacanza, con calma. Baci.
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