Ho
pensato di salutare settembre così, con un ultimo post sulle vacanze
e sui viaggi, approfittando anche del commento di Martina che mi
chiedeva qualche consiglio su cosa comprare come souvenir.
Io
amo i souvenir, sia come ricordo delle vacanze che come momento di
festa dopo il ritorno a casa; credo che questa mia mania sia nata
grazie (o per colpa) di mia madre: una volta andati in pensione i
miei genitori si sono dedicati alla loro passione per i viaggi e,
ogni volta, ritornavano con tanti bei pensierini per noi figli e, in
seguito, nipoti. E' sempre stato un momento di festa quello in cui
riabbracciavamo i nostri genitori, ascoltavamo i loro racconti,
guardavamo le foto e aprivamo i piccoli pacchettini; quasi un secondo
Natale! Non erano per forza grandi regali, anche solo piccoli
oggettini per dire «Mentre
ero via, ti ho pensato».
Fin
dai miei primi viaggi ho fatto mia questa usanza ed è diventato un
vero divertimento per me scovare qualcosa di originale o tipico da
regale a chi voglio bene. Con l'avvento della globalizzazione però
le cose si sono fatte più complicate, ora molti marchi che una volta
si trovavano solo all'estero sono presenti anche qui in Italia e
nelle città turistiche, nelle zone più visitate, fioriscono i
negozi che vendono solo souvenir. Ecco come ho ovviato.
I
Gift Shop
Sarebbe
bello poter scovare negozi di artigianato o che vendono prodotti
locali e, appunto, non le solite patacche che, spesso, se guardi
bene, sono “Made in China”; sovente però questo non è
possibile: in viaggio si ha sempre un po' le ore contate e si
visitano, per forza di cose, principalmente i luoghi turistici,
ricchi solo di negozi di souvenir. Io ho fatto pace con questo tipo
di negozi e al loro interno, salvo incontri a sorpresa (quest'anno ho
trovato degli orecchini simpatici in tessuto scozzese), cerco sempre
le stesse cose: decorazioni natalizie per l'albero di Natale,
strofinacci per la cucina e calamite per il frigo.
Quella
delle decorazioni natalizie è un'idea che ho copiato a mia madre,
adoro il suo albero pieno di ogni tipo di pallina comprate in giro
per il mondo e mi domando spesso perché io non abbia iniziato a fare
la stessa cosa fin da subito; non avevo un albero di Natale tutto mio
ma lo avrei avuto prima o poi, no?! Anche le calamite per il frigo è
un'idea copiata da mia madre (niente di originale, mi rendo conto),
ma da quando ho un frigo a cui posso attaccare foto e promemoria, lo
utilizzo molto e mi piace abbellito dai ricordi dei nostri viaggi.
Gli strofinacci invece li ho comprati per la prima volta due anni fa,
durante la prima vacanza al mare in Francia con VV e ho scoperto che
mi piace avere un ricordo da usare nella quotidianità.
La
quotidianità della vacanza
Ed
è proprio la quotidianità che è diventata la pietra su cui basare
l'acquisto dei miei souvenir: in ogni viaggio c'è qualcosa che lo
caratterizza, qualcosa che facevate lì e solo lì e che solo il
pensarlo vi riporta in mente le bellissime giornate trascorse in quei
luoghi stranieri. Perché non portare quell'usanza a casa con
voi? Ad esempio, in Scozia abbiamo dormito in bellissimi
Bed&Breakfast che al mattino ci davano il buongiorno con delle
tavole della colazione preparate con cura amorevole e con dei
particolari set di tovagliette e sottobicchieri; era impossibile non
indugiare a tavola, bevendo un ultima tazza di tè caldo e ammirando
il panorama fuori dalla finestra.
Dopo
pochi giorni ho subito deciso che quello sarebbe stato “il mio
ricordo” della Scozia e infatti ho poi comprato un set e delle
tazze che adoro!
I
supermercati
Mio
marito ed io eravamo in vacanza a Marrakech e volevamo comprare il
famoso olio d'argan; dormivamo in un bellissimo riad gestito da
spagnoli gentilissimi, sempre pronti a darci consigli e a portarci in
giro per la città a scoprire angoli nascosti, ci è sembrato quasi
scontato chiedere a loro su quale fosse il negozio migliore dove
comprarlo, la loro risposta ci lasciò senza parole: al supermercato!
Così saremmo stati sicuri trattarsi di prodotto autentico e
controllato, ci dissero, noi seguimmo il loro consiglio e così
facendo scoprimmo un modo nuovo di conoscere un paese straniero e
come vivono le persone che lo abitano. Da quel giorno il supermercato
è per me una tappa obbligata: ho così modo di scovare davvero
prodotti e cibi originali che qui in Italia non vengono venduti e
molto spesso trovo anche tanti souvenir uguali a quelli dei gift
shop, ma di qualità migliore e che costano la metà. Le tovagliette
e le tazze, ad esempio, le ho comprate da "Mark&Spencer" e i prodotti di bellezza da "Boots",
catene di supermercati e farmacie molto famose presenti su tutto il
territorio britannico.
I
libri
Che
ve lo dico a fare? Da ogni viaggio torno a casa con un libro; se sono
in un paese di cui non conosco la lingua, lo compro in inglese,
l'importante è che mi ricordi il viaggio appena fatto. In
quest'ultima vacanza, ho comprato un romanzo ambientato sull'Isola di
Skye, e l'ho comprato proprio mentre ero sull'isola. Un giorno,
invece, mentre gironzolavo per il bookshoop di un castello ho trovato
dei bellissimi libri pop-up per VV, ed erano pure scontati, costavano
meno di 4 sterline l'uno! Deal!
Superfluo
aggiungere che i ricordi restano ciò che di più bello ti può regalare un viaggio.
Spero
di avervi dato qualche suggerimento utile, io vi ringrazio per avermi
permesso di andare ancora una volta con la mente al bellissimo
viaggio fatto in Scozia e a quelli passati.
Alla
prossima avventura!
(Nella
foto in apertura i souvenir di VV della Scozia: una conchiglia
raccolta durante la bassa marea e il vello di una pecora trovato
impigliato in un cespuglio)