E
anche luglio è passato, con lui il tanto temuto quarantesimo
compleanno che, grazie a mio marito, amici e familiari è stato
davvero indimenticabile, così tanto che Vittoria non ha smesso di
farmi gli auguri per giorni e giorni...
(La mia bellissima torta di compleanna fatta con 40 macarons, ideata da mio marito e realizzata dalla pasticceria Pastepartout)
Vorrei
dire che è passato senza colpo ferire ma, proprio gli ultimi giorni
di questo mese, ho dovuto di nuovo fare i conti con il mio carattere
troppo sensibile, le mie difficoltà a gestire i rapporti con gli
altri, soprattutto quando vengo ferita. Probabilmente sbagliando,
l'unica cosa che so fare in questi casi è andarmene,
senza chiedere spiegazioni e senza darne; ho provato in passato ma
finivo sempre per non essere compresa (o sono io che non mi so
spiegare), aggiungendo così altro dolore al dolore. La cosa che
trovo davvero difficile infatti è condividere il mio dolore, perché
io ne provo davvero tanto, sicuramente troppo, perché esagero nel
mio sentire, la faccio veramente grossa
come mi sono sentita dire spesso. Però è così che sento...
Mi
rende triste realizzare che, donna fatta e finita, non ho ancora
trovato un modo per gestire tutto questo al punto che, quando le
maestre mi hanno detto che Vittoria è altrettanto sensibile, in cuor
mio ho pianto disperata: come le insegnerò una cosa che non so fare?
Voi
come vi comportate quando qualcuno vi ferisce? Glielo fate sempre
presente? Riuscite a farvi comprendere? O, come me, scegliete la fuga
e la solitudine?
Ma
bando alla tristezza, ho ancora occhi, cuore e orecchie (le cicale,
quante cicale!) pieni del bellissimo viaggio fatto nella Francia del
sud. Sono stati giorni intensi e pieni di emozioni, che condividerò
con voi in un post dedicato, se vi va.
Nel
momento in cui leggerete questo post, avrò raggiunto in montagna
Vittoria, che mi ha preceduta di qualche giorno insieme ai nonni.
Sarà la nostra prima estate nella nuova casa, ci aspettano quindi
giornate di scoperte, avventure, sentieri nuovi da percorrere,
piccole cime da scalare, nuove tradizioni da creare. Ma, come ormai
saprete, sarà anche la mia vacanza del dolce far niente, dei ritmi
rallentati, niente wifii e televisione ma tante, tante letture.
Sarà
l'estate in cui ho letto “Le onde”, libro che Virginia Woolf
scrisse proprio a quaranta anni, direi quindi il momento perfetto per
me per leggerlo. Nel suo diario, il 17 luglio (giorno del mio
compleanno!) del 1931 scriveva:
Sì, stamattina credo di poter dire che ho finito. […] La mia opinione personale – Dio mio – è che si tratta di un libro difficile. Credo di non essermi mai sentita così spossata. […] E può darsi che sia un fiasco. E di più non posso fare. E mi pare buono ma incoerente, denso, tutto a scatti. Comunque è elaborato, compatto. Comunque ho cercato di cogliere la mia visione: se non è un risultato, è un tentativo nella direzione giusta. Ma sono inquieta. Può darsi che come effetto generale sia debole e cincischiato. Dio solo lo sa. Come ho detto, e lo ripeto per sottolineare la leggera esaltazione un po' sgradevole che ho dentro, sono ansiosa di sentire cosa dirà L. quando verrà – forse domani sera o domenica mattina – nella mia stanza in giardino col manoscritto, si metterà a sedere e comincerà: “Dunque!”
Come
ogni anno, il blog chiuderà i battenti per poi riaprirli il 3
settembre.
Vi
auguro un'estate da cicale, non per canta che ti passa, ma
perché questo animale così bistrattato era in realtà
in passato simbolo di purezza e risurrezione e il nuovo anno, settembre per me,
si avvicina.
Che
le vacanze abbiano inizio, dunque!
W la Francia del SUD, W questa splendida torta che tuo marito ha saputo realizzare, è stupenda e adoro i Macaron.
RispondiEliminaQuando mi feriscono cerco un confronto se tengo alla persona, e si aprono di solito 2 scenari molto differenti:
ci si spiega, capisce e butta alle spalle l'accaduto
non ci si intende proprio e il dolore si stratifica e allontana un po' dalla persona.
Buonissima montagna allora, via dal caldo cittadino soprattutto.
Tutto tace.
RispondiEliminaTutto bene?